Con la vittoria della coppa Italia, ottenuta domenica sul taraflex dell’RDS Stadium di Rimini contro l’Igor Gorgonzola Novara, l’Imoco Conegliano ha ribadito ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, di essere la squadra più forte d’Italia e del mondo attualmente in circolazione.
Un successo che nasce dalla caparbietà dello staff tecnico e dirigenziale nel distinguersi nel corso degli anni per la lungimiranza degli acquisti, senza fare proclami o pazzie, e per aver saputo trattenere ogni anno i pezzi più pregiati, senza stravolgere il roster. Lo dimostra, in particolar modo, la volontà di Miriam Sylla e di Paola Egonu di rimanere tra le fila della compagine veneta.

Proprio l’opposto gialloblù e della Nazionale, in una recente intervista concessa al quotidiano “Il resto del Carlino”, ha dichiarato la sua volontà di rimanere nel gruppo delle Pantere, spegnendo le voci che volevano lei e la schiacciatrice bergamasca tra le file del Fenerbahce. Una notizia che ha fatto tirare un sospiro di sollievo sia ai tifosi, sia ai presidenti Pietro Garbellotto e Pietro Maschio, che avranno così due cardini fondamentali sulle quali costruire l’Imoco che verrà, oltre alle altre componenti del gruppo squadra, ad eccezione di Hill.
Infatti, la schiacciatrice USA sembra destinata a terminare la carriera alla fine del torneo olimpico di Tokyo, lasciando un buco nel reparto schiacciatrici che, stando alle ultime indiscrezioni, potrebbe essere coperto dalla connazionale ed omologa Megan Courtney, in forza a Scandicci.
Un piano già chiaro e vincente, un gruppo ben saldato e che sembra destinato a dominare la pallavolo italiana ed europea negli anni a venire; questi sono gli ingredienti che hanno reso l’Imoco una corazzata pressoché inarrestabile, capace di sfoderare un en plein clamoroso in regular season, confezionando 72 punti in 24 partite.

Un progetto che, finora, l’ha portata a vincere undici trofei in appena nove anni di attività -ha “festeggiato il compleanno” proprio ieri-, e che potrebbe non interrompersi qui. Ovviamente, la parola spetta sempre al campo, a partire già dalla semifinale di Champions League di questa sera contro quella stessa Novara che ha battuto solo 48 ore fa nella finale di coppa Italia -con annesse parole al vetriolo di Sansonna e Caterina Bosetti, che hanno “accusato” Conegliano di giocare principalmente su Egonu-.
Oggi si potrà realmente misurare la forza del gruppo di Santarelli, nonché la sua voglia di voler riscrivere la Leggenda, quella con la L maiuscola, in programma a Verona il prossimo 1°maggio. Se l’esito dovesse essere positivo per le coneglianesi, a Novara dovranno farsene una ragione. Perché nella pallavolo come nella vita, non si vince con le parole. Si vince con i fatti e a Conegliano, se ne fanno e anche tanti.
コメント