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Sarà una questione tra Italia e Turchia, la finalissima di Champions League di pallavolo femminile che si disputerà il prossimo 1°maggio a Verona.
Infatti, a discapito di quanti si aspettavano di una ripetizione del match disputato ad Istanbul da parte di Busto Arsizio, questa sera le Farfalle sono state battute con un secco 3-0 dalle giallonere del coach emiliano Giovanni Guidetti.
Un risultato rotondo, che ha permesso alla compagine del Bosforo di raggiungere Conegliano nella finale di Verona che mette in palio il trono d’Europa. Soprattutto un risultato che ha messo in luce la grande superiorità tecnica del Vakifbank Istanbul che, grazie anche alla maggior esperienza ed abitudine alle vittorie, ha saputo approfittare del disordine tecnico e tattico delle biancorosse allenate da Marco Musso, sempre fallose e mai realmente in grado di prendere le misure a Haak (oggi autrice di 28 punti) e compagne.
La finale più giusta, che metterà in campo le dominatrici assolute dei rispettivi campionati (Conegliano, già vincitrice della Coppa Italia e favorita assoluta per la conquista dello scudetto, comincerà sabato i playoff contro Firenze), a quattro anni di distanza dalla triste finale di Treviso, dove Conegliano fu sconfitta con un secco 0-3 proprio dalle giallonere, che però a loro volta vennero battute il 6 dicembre 2019 nella semifinale al cardiopalma del mondiale per club per 3-2 proprio dalle gialloblù di Daniele Santarelli.
Per un motivo o per un altro, entrambe le squadre vorranno rifarsi con gli interessi delle rispettive scorie lasciate dall’una e dall’altra parte, e scrivere il loro nome nell’albo d’oro della Champions League. Il Vakifbank vorrebbe scriverlo per la quinta volta, Conegliano per la prima, storica volta.
Entrambe quindi vogliono riscrivere i libri di Storia, quella con la S maiuscola, della pallavolo moderna, mentre per la storia, quella con la s minuscola, l’appuntamento è per il prossimo 1°maggio a Verona. Lì, si vedrà per chi delle due quella s minuscola diventerà maiuscola.
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