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The Women's Revolution: l'evoluzione del ruolo della donna in WWE

Immagine del redattore: Eugeni MarcoEugeni Marco

La figura della donna e della lottatrice nel mondo del wrestling è stata da sempre messa in secondo piano rispetto a quella dell'uomo e del lottatore. Specialmente in WWE, la compagnia più famosa del mondo, per moltissimi anni l'aspetto lottato del wrestling femminile è stato totalmente trascurato e le donne sono state spesso ridotte a ruoli di semplici vallette o accompagnatrici. Nonostante nei primi anni 2000 Trish Stratus e Lita riuscirono a mettere in scena match di altissimo livello, nel decennio trascorso tra il 2005 ed il 2015 la divisione femminile ha forse raggiunto il punto più basso della propria storia, in quanto trascurata e formata da atlete scelte più per il loro aspetto che per la loro abilità (con le dovute eccezioni), come dimostra il fatto che la cintura di campionessa non si chiamasse "Women's Championship" bensì "Diva's Championship".


Mentre però nei cosiddetti show principali il wrestling femminile sembrava essere sempre più dentro un tunnel senza via di uscita ad NXT, show nel quale in origine lottavano principalmente giovani promesse, il gentil sesso era l'attrazione principale, e i baluardi di questo movimento erano principalmente 4 lottatrici.

Il grande lavoro fatto ad NXT portò l'intero wrestling web a mobilitarsi, i fan volevano che venisse riproposta la stessa qualità nel lottato anche a Raw e a SmackDown, divenne così virale l'hashtag #givedivasachance.


E' il 13 luglio 2015 e nessuno dei presenti alla Philips Arena di Atlanta, sede nella quale si sta tenendo l'odierna puntata di "Monday Night Raw" (uno degli show settimanali della WWE), sa di essere spettatore e testimone di uno dei momenti più importanti nella storia recente del wrestling. In quella che sembrava essere una puntata di piena estate come tante altre le gemelle Bella e Alicia Fox, che in quel periodo stavano dominando la divisione femminile della federazione, si trovavano al centro del ring chiedendo delle avversarie al loro livello dopo aver spazzato via praticamente ogni altra contendente.


La risposta non si fece attendere e si presentò Stephanie McMahon, che introdusse tre delle quattro ragazze protagoniste ad NXT: Charlotte Flair, figlia del leggendario Ric, Sasha Banks e Becky Lynch (l'altra ragazza, Bailey, esordì un anno dopo). Per i più esperti erano nomi già ampiamente noti, queste tre lottatrici avevano mostrato delle doti dentro al ring fuori dal comune ed avevano già regalato dei grandissimi match, di gran lunga superiori rispetto a quelli che potevamo ammirare nei cosiddetti show principali, ma era arrivato il momento di dare una scossa in toto al movimento femminile nel wrestling, e loro ne sarebbero state le protagoniste.

Da quel momento in avanti, passo dopo passo, la concezione del wrestling femminile è cambiata per sempre, perché le storie raccontate e i match proposti vennero trattati con la stessa cura ed importanza di quelli maschili, in quanto le atlete coinvolte erano in grado di regalare uno spettacolo di altissimo livello.


Dal 2015 ad oggi, in 5 anni e mezzo, i passi in avanti fatti dal wrestling femminile sono stati tantissimi ed arrivati con una velocità forse impronosticabile. Quasi mai messe nelle stesse condizioni dei loro colleghi uomini le donne sono riuscite ad avere una loro Royal Rumble, una loro Elimination Chamber, un loro Money in the Bank, sono riuscite ad essere protagoniste di un Hell in a Cell e ad avere uno pay-per view tutto loro, ma soprattutto sono riuscite ad elevarsi a vere e proprie atlete ed attrazioni, non più a semplici figure di contorno.


La grandezza di tale "Women's Revolution" è stata colta non solo dagli amanti della disciplina ma anche dal mondo intero, con pagine e giornali totalmente al di fuori del mondo wrestling che hanno messo sotto i riflettori la grandissima evoluzione del ruolo delle donne in WWE.

Mancava però la ciliegina sulla torta, il salto di qualità in grado di imprimere questa "revolution" nella leggenda. L'occasione perfetta si presentò a fine gennaio del 2018, quando la WWE riuscì a mettere sotto contratto forse la sportiva più famosa del mondo: l'ex lottatrice UFC Ronda Rousey. Da sempre grandissima amante del wrestling fece il suo debutto alla fine della primissima Royal Rumble femminile, andando a creare uno dei momenti più belli ed inaspettati degli ultimi anni.

Il suo arrivo rappresentò l'evento in grado di concludere un percorso iniziato 3 anni prima, era il momento per le ragazze di prendersi definitivamente le luci della ribalta. Un personaggio di questa caratura avrebbe portato molta più attenzione mediatica. La Rousey rimase per qualche mese fuori dalle dinamiche della divisione femminile, ma da metà anno in poi diventò campionessa ed il piano originale prevedeva per Wrestlemania 35, in programma ad Aprile 2019, una contesa tra lei e Charlotte Flair, ma l'ascesa di Becky Lynch, ormai divenuta l'attrazione principale dell'intera WWE, portò ad un match a tre.


Non solo, oltre ad essere un evento che con la sola presenza di Ronda era già sotto gli occhi di tutti, la federazione decise di concedere loro il main event. Nell'evento più importante dell'anno, le ragazze sarebbero state protagoniste del match più importante di tutti. Fino a pochi anni prima alle donne non veniva dato neanche il main event di uno show settimanale, ora il match più importante di tutto l'anno avrà loro come protagoniste.

La giusta conclusione di un percorso che ha visto le ragazze prendere sempre più spazio, in un business come quello del wrestling che ha sempre avuto gli occhi puntati solamente sui loro colleghi. Essendo accaduto in un mondo che trova la sua massima espressione oltre oceano, in Europa e nel nostro paese non è stata colta a pieno la portata di tale evento.


Il 7 aprile 2019, con gran parte del mondo ignaro, al MetLife Stadium di East Rutherford 82 mila persone sono state spettatrici di uno dei momenti più importanti della storia per quanto riguarda l'evoluzione del ruolo delle donne nel mondo dello sport.


E' stato scardinato il dogma che voleva gli uomini come assoluti protagonisti del wrestling mondiale, dopo anni di lotte e porte in faccia il movimento femminile si è preso le luci della ribalta e si è consacrato in quella notte.

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