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11 anni fa Tiger Woods, uno degli atleti più iconici, riconoscibili e vincenti della storia americana ed internazionale, veniva coinvolto in uno degli scandali a luci rosse maggiormente ricordati nella storia del paese a stelle e strisce.
Tutto cominciò il 29 novembre 2009 quando il golfista si schiantò con la sua Cadillac, una volta ricoverato iniziò a circolare la voce che a causare l'incidente fosse stata sua moglie, Elin Nordegren, dopo aver scoperto i numerosi tradimenti del marito, ben 100 e con diverse escort e pornostar. Colpito emotivamente e profondamente da tutta la situazione creatasi, Woods nel 2010, dopo il Masters Tournaments, decise di ritirarsi a tempo indeterminato, all'apice della sua carriera, a 35 anni. Da qui la parabola discendente del fenomeno della buca.
Venne abbandonato dagli sponsor nel 2010, nel 2011, dopo essere tornato a giocare, si lesionò il tendine d'Achille. Dopo un numero lunghissimo di anni esce dalla top 30. A questo si aggiunse un problema allo schiena che si scoprirà poi essere causato dalla sindrome di Yips, nel frattempo torna a gareggiare, ma è solo il fantasma del fenomeno che per anni ha infiammato il green. Nel 2017 inoltre viene arrestato per guida in stato di ebbrezza, lui si difese però dicendo che il suo stato mentale alterato fosse causato dall'abuso di Alprazolam, versione poi confermata dalla Polizia.
Nel 2019 però è arrivata la rinascita, come una fenice Tiger è risorto dalle proprie ceneri e dopo 14 anni ha vinto nuovamente il Masters Tournaments, confermando che il talento non scompare. Ora è arrivato il momento del Tiger Woods 2.0, alla soglia dei 45 anni può ancora dominare e le sue mani create in laboratorio lo hanno dimostrato e lo faranno ora e per sempre. Bentornato Tiger.
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