Mason Gordon, ex cestista statunitense, da buon americano ha sempre pensato che le cose per essere ricordate negli anni a venire, debbano essere fatte in grande e in modo esagerato. Per questo, nella sua mente, quando in televisione vide saltare a canestro i giocatori NBA, mentre era seduto in un ristornate pensò, "perché non farli saltare ancora di più mettendo dei trampolini nella superficie di gioco?" e abbozzò un disegno in un foglietto di carta. Nacque così uno degli sport più divertenti e amati oltreoceano, che alcuni anni fa ha avuto fortuna anche nel nostro paese grazie a personaggi come LaMonica Garrett, lo Slamball.

Dopo questa incredibile quanto fuori da ogni schema idea, ad inizio anni 2000 Gordon partì con il progetto, riuscendo nel 2001 a realizzare il primo campo in un magazzino abbandonato di Los Angeles, lo testò per un po' di tempo insieme a 5 giocatori e nel 2002 organizzò un campionato a 6 squadre, nel 2003 ad 8, ottenendo anche un contratto televisivo con TNN TV, una rete locale. Lo sport acquisì popolarità, nella città degli angeli questo tipo di iniziative sono ben viste e la prima celebrità che credette nell'invenzione fu Joey Bryant, padre di Kobe, che divenne allenatore di una delle squadre iscritte al campionato. La TV voleva però trasformarlo in un qualcosa di più simile allo sport entertainment (in stile WWE), con storie, personaggi ed esiti prestabiliti, ma Mason e Tollin, il produttore televisivo che lo aveva affiancato in questa avventura, si rifiutarono categoricamente e fecero scadere il contratto, andando così alla ricerca di una nuova emittente.

La ricerca non ebbe l'esito sperato e il progetto venne abbandonato, ma solo un anno dopo il produttore italiano Andrea Fabbri, che aveva visto alcune partite, chiese a Mason e Tollin di proporre lo sport in Europa, i 2 accettarono e nel 2007 l'italiano riuscì a convincere Italia 1 a trasmetterlo la domenica mattina. Nel vecchio continente esplose la moda Slamball, era una tipologia di sport mai visto, troppo esagerato e fuori dagli schemi, una ventata di aria fresca. Dopo questo boom ritornò in auge anche in America, con le reti televisive che lo proposero in contemporanea con i campionati NCAA. Nei 2 anni successivi però tornò il calo di ascolti e di interesse, in Italia fu un fuoco di paglia, anche se è rimasto nei cuori di chi in quei anni era un bambino, grazie al commento di 2 personaggi come Ciccio Valenti e Christian Recalcati, che in quello stesso periodo avevano in mano anche il commento della WWE.
Un concentrato di pazzia e adrenalina, che da alcuni anni si è spostato in Cina dove sta avendo successo, grazie alla presenza anche di un italiano di nome Marco Bianchi. Quanti di noi hanno sognato di saltare come loro? LaMonica Garrett in quei anni era l'his airness dei tempi moderni, un idolo, un folle, il personaggio più ricordato del boom di questo sport nel bel paese. Ogni tanto è giusto allontanarsi dall'eccessivo agonismo che circonda gli sport di tutti i giorni, viverlo come valvola di sfogo e divertimento, e per fare questo, non esiste uno sport migliore dello Slamball. "Mamma butta la pasta", era solito dire il buon vecchio Ciccio Valenti.
Comments