Una storia come questa solo nella "land of opportunity" poteva saltar fuori. Un uomo che ha subito di tutto nella sua vita e che probabilmente avremmo definito un outcast nell'America degli anni '80 se non avesse avuto questo talento straripante. Un'eleganza mai vista che rendeva poesia il semplice gesto di entrare in acqua. Oggi parliamo della travagliata epopea del miglior tuffatore del XX°, Greg Louganis.
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Nato da genitori samoani con anche discendenze svedesi (madre natura non si è certo risparmiata) fu dato in adozione a causa della giovanissima età dei genitori biologici. Ad accogliere il piccolo è una famiglia di origine greca, i Louganis. Una famiglia come tante negli states, venute per lavorare sodo dall'altra parte dell'Atlantico e che avrà un'influenza chiave nella vita del piccolo Greg. Sin da giovane infatti Greg si avvicina allo sport, precisamente alla danza e alla ginnastica artistica praticamente da neonato, seguendo la sorella. Sempre da giovanissimo gli fu diagnostica l'asma e, per migliorare la sua condizione, fu incentivato a continuare in queste discipline alle quali aggiunse anche il trampolino. A soli 9 anni incontra finalmente il mondo dei tuffi in piscina ed è già chiaro quale sarà il suo destino.
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Ancora quasi un bambino, Dr. Sammy Lee, olimpionico americano di origini americane, lo nota subito e decide di fargli da coach. A soli 16 anni il giovane Greg sotto la guida del suo allenatore è già alle Olimpiadi di Montreal dove sbalordisce tutti piazzandosi secondo alla piattaforma 10 metri dietro a Klaus Dibiasi, il re della piattaforma azzurra e mondiale. Due anni dopo, con il campione italiano ormai ritirato e una nuova maturità, Louganis si porta a casa l'oro ai Mondiali del '78, imponendosi già come un campione affermato.
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Alle Olimpiadi del 1980 non sembra esserci storia ma Louganis è costretto a rimandare l'appuntamento con la gloria olimpica a causa del boicottaggio americano ai giochi di Mosca. Prima delle Olimpiadi però, Louganis continua a collezionare medaglie iridiate ed entra nella storia nel 1982 quando diventa il primo tuffatore a collezionare un perfetto 10 in un evento di quel livello.
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La consacrazione non poteva che avvenire dove tutto è iniziato, Los Angeles 1984. Nelle Olimpiadi di casa Greg Louganis porta a casa l'oro olimpico per il trampolino 3 metri e la piattaforma 10 metri senza mai dare una chance agli avversari. Nonostante la giovane età ha già vinto tutto, un tuffatore completo ed elegante che ha rivoluzionato una disciplina intera. Anche a Seul torna l'oro olimpico, nonostante una brutta botta nelle qualificazioni al trampolino quando Louganis urtò in rotazione la tavola. Nulla di grave però, visto che non solo ha concluso in scioltezza la sessione ma si è anche portato a casa l'oro con 25 punti di scarto.
Della carriera di Louganis c'è poco da dire, vincente sempre e comunque. Un campione incredibile che nel mondo del cloro abbiamo rivisto solo negli anni 2000 nello squalo di Baltimora. Un uomo del suo calibro non poteva sicuramente avere una vita banale. Nel 1994 infatti Louganis dichiarò pubblicamente la propria omosessualità entrando nella storia come uno dei primi sportivi di caratura mondiale ad affrontare il tema liberamente. Non solo questo, l'anno successivo confessò di essere positivo al virus dell'HIV da prima delle Olimpiadi di Seul. Lo sport americano aveva già subito uno choc del genere con il caso Magic Johnson ma molti accusarono Louganis di essere stato scorretto soprattutto nei riguardi dei medici che lo curarono in Corea durante l'infortunio al trampolino.
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Una vita ricca di soddisfazioni ma certo non facile quella di Greg Louganis. Uno sportivo immenso che si è formato sulla dura fatica sin dalla tenera età. Un predestinato che doveva segnare la storia dei tuffi e non solo. La sua figura insieme a tante altre, ha contribuito alla lotta contro la discriminazione degli omosessuali e dei malati di HIV nell'America di fine secolo. Proprio come avevamo detto in apertura, una storia come questa solo negli states poteva venir fuori, un vero American Dream quello di Greg Louganis, il più grande tuffatore del XX° secolo.
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