Con la vittoria del mondiale per club, ottenuta giovedì contro il Tigres in quel del Qatar, il Bayern ha completato il “sextuple”, riuscendo a vincere tutte e sei le competizioni dell’anno solare 2020.
Un successo che, oltre che sportivo, si rifà anche ad un lato economico, grazie alla capacità della società bavarese di guardare avanti e di saper centellinare gli acquisti, senza fare proclami o attingere a fondi spropositati.
Lo dimostra il fatto che, subito dopo la vittoria del mondiale per club, abbia bloccato il franco-maliano Upamecano del Lipsia, con un contratto quinquennale da 40 milioni di euro complessivi.
Un acquisto che, oltre che essere funzionale a coprire il vuoto che lascerà Alaba (ormai promesso sposo del Real Madrid), ringiovanirà la rosa e, se possibile, la renderà ancora più forte negli anni a venire.
Ma oltre a questo, cos’altro ha caratterizzato questo 2020 straordinario per la Germania e per il Bayern?
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Bayern campione di tutto: retroscena di un trionfo
Dopo la sconfitta sonora di Francoforte del 5 novembre 2019, la società bavarese, capitanata da Herbert Hainer e da Karl-Heinz Rummenigge decide di esonerare Nico Kovac, facendo subentrare al suo posto un allenatore fino a quel momento semisconosciuto. Hans Dieter Flick, detto Hansi.
Da quel momento in poi, la compagine bavarese non perderà più, compiendo una cavalcata inarrestabile che culminerà con la conquista del quarto titolo mondiale della sua storia.
Un trionfo che ha fatto dal contraltare al dato di fine anno, che ha visto chiudere le casse del Bayern con un utile di ben un milione di euro, nonostante la pandemia da coronavirus che ha piegato un intero sistema economico e sportivo, dalla quale non è stato risparmiato nemmeno il calcio.
Società sana, investimenti oculati senza fare rivoluzioni e un allenatore dalla mentalità vincente: questi ingredienti hanno portato la Germania e le Stelle del Sud fin sul tetto del mondo, con un sextuple memorabile che ha portato il team teutonico a fare compagnia a Barcellona nella ristretta classifica di chi, nell’anno solare, è riuscito a vincere tutto.
E, viste le premesse sul futuro, sembra che il dominio non sia destinato a fermarsi qui.
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