A poco più di 24 ore dall'inizio del Draft NBA 2020, dopo un anno molto travagliato e diverso dagli altri, la lottery di quest'anno sembra sempre più incerta. I Mock Draft nelle prime posizioni danno sempre gli stessi giocatori, ma se molto spesso negli anni scorsi almeno la prima scelta è stata quasi sempre certa, quest'anno meno, in parte perché secondo molti non sono presenti talenti di primissimo livello, questione che ha portato il tutto ad essere ancora più incerto.
La scelta numero 1 quest'anno è andata a Minnesota, che inizialmente sembrava molto propensa nel cederla in cambio di giocatori in grado di cambiare volto alla squadra, ma negli ultimi giorni sembra chiaro che voglia puntare su tale scelta e portarsi a casa Anthony Edwards, guardia proveniente da Georgia, un talento cristallino che però ai training camp ha mostrato più di un problema al tiro, confermando invece le sue ottime capacità difensive. Ancora molto immaturo cestisticamente parlando, ha iniziato a giocare a basket relativamente tardi. Il talento c'è, il dubbio è riuscire ad incanalarlo bene.
La seconda scelta invece sembra essere certa, i Golden State Warriors possono mettere nel proprio roster il giocatore del quale hanno assolutamente bisogno, il centro James Wiseman sembra essere il fit perfetto per Steve Kerr. Alto, atletico, forte fisicamente, un ottimo rimbalzista e grande difensore, con la squadra a pieno regime il ragazzo di Memphis può portare i centimetri e i muscoli necessari per far tornare Golden State ad essere una contender a tutti gli effetti.
Ultimo gradino del podio per Onyeka Okongwu, un altro big man sul quale Charlotte (detentrice della terza scelta assoluta) sembra puntare moltissimo. Anch'esso molto bravo difensivamente, rispetto a Wiseman riesce a creare molte più occasioni dal palleggio, ma sembra meno pronto della probabile seconda scelta ed ha meno punti nelle mani.
E LaMelo Ball? Uno dei talenti più cristallini degli ultimi anni fuori dalla TOP 3? Per molti, compreso il sottoscritto, sembra una follia, siamo di fronte ad un ragazzo che a 19 anni ha già mostrato di possedere un talento praticamente infinito, un possibile uomo franchigia per gli anni a venire. L'aspetto che però fa storcere il naso a molti general manager è l'aspetto mentale del ragazzo, ancora ritenuto da moti impertinente, acerbo, incostante ed assolutamente inaffidabile.
Se finirà fuori dalle prime 3 chiamate al 99% se lo accaparrerà Chicago alla numero 4, in quella che potrebbe essere una delle "steal Draft" più ricordate di sempre.
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Dando un primo sguardo al giocatore, LaMelo si è sempre contraddistinto per essere un ball handler eccezionale, un passatore incredibile (probabilmente il migliore in tutti i draft degli ultimi anni), e una bomba ad orologeria pronta ad accendersi in qualsiasi momento.
Non avendo mai giocato in contesti organizzati questo suo talento non è stato mai messo in dei binari ben precisi, ha giocato a Chino Hills, in Australia, a UCL, in Lituania e poi nella lega creata da suo padre, la LA Ballers. Questo è un aspetto però che sembra avere 2 risvolti molto diversi tra loro: se da un lato ci sono dubbi sulla sua totale abnegazione al contesto di squadra a causa di questo suo girovagare, dall'altro le sue capacità ben allineate ai bisogni di squadra possono essere messe ancora di più in risalto.
Più alto rispetto alla media per il ruolo che ricopre (2 metri per un playmaker) potrebbe risultare anche un ottimo difensore, come il fratello Lonzo, ed inoltre una volta recuperata la palla in difesa possiede il passo per involarsi subito nella metà campo avversaria. Però ciò che veramente dovrebbe spingere le franchigie ad andare "all-in" per lui è la sua creatività ed istintività, dal pick n roll può creare qualsiasi cosa: bravissimo ad entrare ed andare a canestro, può servire assist praticamente perfetti, grazie ad una visione di gioco unica ed una mano educatissima.
Intorno a questo ragazzo però, come detto prima, aleggiano due grandissime incognite: il tiro e la disciplina. Ciò che preoccupa non è tanto la capacità di tiro in se, ma la scelta di quando tirare e la meccanica, 2 aspetti che lo potrebbero rendere un tiratore innocuo e poco efficace. Sulla disciplina invece le cose che non vanno sono moltissime: la sua istintività se in attacco lo rende una serissima minaccia, in difesa gli fa fare spesso scelte sbagliate. Veramente poco propenso al sacrificio, gioca molto poco di squadra, per molte fasi delle partite risulta completamente assente.
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Anche lui come il fratello Lonzo ultimamente si è allontanato dal padre, il che può essere solo un bene, e nel lungo questo aspetto potrebbe dare i suoi frutti, ha lanciato il proprio brand creando ufficialmente una spaccatura con la figura paterna.
In NBA da sempre i recruiter hanno preferito accaparrarsi giocatori maturi e pronti ad inserirsi nel contesto di squadra, ma in un Draft meno pieno di talenti rispetto ad altri non mi sorprenderei se la stessa Minnesota si portasse a casa il più giovane e talentuoso dei fratelli Ball, soprattutto per l'eco mediatico che potrebbe portare ad una delle città e delle franchigie meno appetibili nella storia della lega.
LaMelo sembra pronto a scrivere la storia o ad essere una delle più grandi meteore di questa decade, rimane comunque la mia personalissima convinzione che una squadra dovrebbe assolutamente puntare sul talento di questo ragazzo, cercare di farlo crescere ed assisterlo nella sua evoluzione a livello caratteriale.
Se fosse una partita di poker ed in mano avessi una coppia di 2, andrei comunque "all-in" se in palio ci fosse LaMelo Ball, nel bene e nel male un predestinato, un "bohèmien" della pallacanestro.
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