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Paola Egonu, Campionessa di tutto

Immagine del redattore: Dozza GianlucaDozza Gianluca

Aggiornamento: 10 mar 2021

L’8 marzo, si sa, non è una giornata come tutte le altre. È la giornata internazionale della donna, una ricorrenza che, oggi più che mai, risuona importante e di fondamentale importanza, alla luce dei numerosi casi di violenza su di esse che, si sono spesso trasformati in fatti di sangue, a causa di uomini che troppe volte non capiscono o non vogliono capire il significato della parola amore.


Mettendola sul piano sportivo, una donna che più di tutte simboleggia la lotta della donna per i suoi diritti è Paola Ogechi Egonu.

La scheda


Nata a Cittadella (PD) il 18 dicembre 1998 da genitori nigeriani, Egonu cresce sportivamente nel Club Italia, per poi approdare, appena diciottenne, tra le fila dell’Igor Gorgonzola Novara, con la quale, nel 2019, vincerà la Champions League nella finale tutta italiana contro Conegliano (con la guida il Re delle Coppe Europee, coach Massimo Barbolini, alla sua quarta Champions della carriera).


Al termine di quella Coppa, si trasferirà proprio a Conegliano, con la quale, tra il 2 febbraio e il 6 settembre 2020, vincerà la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana, condita dall’argento mondiale conquistato con la Nazionale ai mondiali di pallavolo, svoltisi in Giappone nel 2018.

Proprio in quell’occasione, la Egonu dichiarerà la sua omosessualità, dopo aver confessato di aver telefonato la sua ex compagna (l’ex palleggiatrice di Novara, Kasia Skorupa), in lacrime per aver perso un oro che era lì, a pochi punti dalla fine del tie break.

Un coming out che ha suscitato non poco scalpore nel mondo dello sport, ma che, allo stesso tempo, ha sollevato molti apprezzamenti dalle comunità LGBTQ, delle quali la stessa opposta delle Pantere è sostenitrice.

Uno scalpore che, seppur inconsciamente, forma una sorta di violenza e mette in difficoltà le donne di poter vivere una vita serena, specie dal punto di vista sessuale, sia di orientamento che come vita.


Infatti, non è un caso che proprio Egonu abbia raccontato delle difficoltà che talvolta ancora adesso attraversa, sia perché è un’atleta di colore, sia perché lesbica, dando anche atto che sia opera di pochi sconsiderati a discapito del gruppo squadra di Conegliano, così come quello di Novara, che invece l’hanno sempre sostenuta.

Ma anche se sono pochi i casi, questo dimostra di quanta strada vi sia ancora da fare prima di giungere ad una vera consapevolezza del rispetto delle donne. Ed essendo nel 2021, questo tempo comincia a non essere più sufficiente.


Nel frattempo, tanti auguri a Paola e a tutte le donne.

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