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Notti Stellate: Real Madrid - Ajax

Immagine del redattore: Tellurio MatteoTellurio Matteo

"Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco". Una spiegazione più calzante difficilmente mi viene in mente ripensando alla partita di Champions tra Real Madrid e Ajax. E' il 5 marzo del 2019 e al Santiago Bernabeu di Madrid va in scena una delle beffe sportive più eclatanti degli ultimi anni.



A casa dei lancieri, il tabellino segna 2-1 per i blancos. Ottima gara da parte della squadra olandese, il goal finale di Ansensio però sembra una sentenza e la partita di ritorno sembra solo una formalità. Anche il capitano delle merengues, Sergio Ramos, la pensa così e decide di spendere un giallo di proposito per non essere diffidato nel turno successivo. Una scelta che, col senno del poi, si rivelerà tutt'altro che azzeccata.



Il Real, ormai fuori da due competizioni su tre, scende in campo al Bernabeu sapendo di non poter fallire e mettendo subito pressione all'Ajax. Come un fulmine a ciel sereno si abbatte il goal al 7' minuto di Ziyech, dopo una sfortunata palla persa di Kroos. E' l'inizio della fine. Al 18' sale in cattedra un Tadic semplicemente divino, il serbo inventa una "ruleta" deliziando il Bernabeu e pescando Neres che spiazza Courtois. Tifosi ammutoliti.



Quella sera la dea bendata ha occhi solo per i ragazzi di ten Hag. Infortunio sia per Vinicius che per Vazquez, Ramos come sappiamo squalificato, vari pali che avrebbero potuto cambiare la gara ormai dominata dagli olandesi. In mezzo al campo va in scena l'opera del maestro De Jong, il quale dirige alla perfezione l'esibizione del terzetto d'attacco Zyech, Tadic, Neres. Al 62' il Real sventola bandiera bianca, tiro da fuori area dritto sotto l'incrocio dell'ispiratissimo Tadic e 3-0. Rigore di Asensio al 70', oscurato due minuti dopo da una punizione pennellata da Schone che chiude definitivamente i conti.



Una serata che mette la parola fine ad un'annata disastrosa per i blancos e che, allo stesso tempo, consacra una delle squadre più emozionanti e divertenti degli ultimi anni. I ragazzi terribili di ten Hag alla fine non arriveranno in finale, ma ci hanno regalato una cavalcata incredibile e ricca di emozioni. De Ligt, Neres, De Jong e Van De Beek, nonostante la giovane età, si sono imposti sul palcoscenico del grande calcio, e non sembrano destinati ad abbandonarlo. Ziyech e Tadic ci hanno mostrato un livello tecnico incredibile, giocate emozionanti che, con quella maglia e con quei colori, ai più romantici hanno sicuramente ricordato qualche tocco magico presente nell'arsenale di un altro ragazzo prodigio che vestiva la numero 14 dei lancieri. 



Ripensando a quella partita, a quei giovani che davanti al muro del Bernabeu non hanno esitato un secondo, hanno dominato e vinto una partita che li vedeva sconfitti in partenza, a me viene in mente un solo appellativo per quella squadra: Giovani Ribelli.

Tellurio Matteo

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