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Notti Stellate: Celtic-Barcellona

  • Immagine del redattore: Tellurio Matteo
    Tellurio Matteo
  • 3 giu 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Il primo episodio della serie "Notti Stellate" va in scena al Celtic Park di Glasgow, il 7 Novembre del 2012. A sfidare i bianco-verdi è la squadra più forte del mondo, il Barcellona di Xavi, Don Andres e Leo Messi. Per i blaugrana, allenati da Tito Vilanova, quella contro il Celtic non è che una partita come un'altra. Il gap tra le due squadre è apparentemente incolmabile e il finale di questa storia sembra già scritto. 

L'inizio è proprio quello che ci aspettavamo, un asfissiante possesso palla dei catalani a cui risponde un duro catenaccio messo in atto dai padroni di casa. Da uno dei pochissimi contropiedi concessi però, al 21' minuto Mulgrew pennella da calcio d'angolo una palla perfetta per la testa di Wanyama che insacca. Il Barcellona non è certo una squadra che si lascia intimorire, infatti, poco prima del fischio di metà gara, i blaugrana colpiscono ben due pali, uno con Messi e uno con Sanchez, spaventando i tifosi scozzesi.


Il copione non cambia nel secondo tempo, ancora dominio catalano ed ancora catenaccio bianco-verde. Protagonista assoluto della serata e della resistenza scozzese è il portiere Forster, semplicemente in stato di grazia. Ma al 39', da rilancio dell'eroico Forster, l'appena entrato Watt spiazza Victor Valdes siglando il 2-0, facendo impazzire il Celtic Park. Il resto della gara è semplicemente la rappresentazione sportiva della battaglia delle Termopili, con Forster alla guida dei suoi nel tentativo di respingere l'assedio blaugrana. Immancabile il gol della bandiera firmato dal numero 10 di Rosario, ma che serve solo a far tremare fino al 90' i tifosi di casa e a rendere il tutto ancora più poetico.

Gara assurda, nel vero senso della parola. Il Barcellona chiuderà la gara con l'89% del possesso palla, 23 tiri di cui 14 in porta e 955 passaggi riusciti. Ma come sappiamo vince chi la butta dentro, e quella sera al Celtic Park il risultato segna 2-1 per gli scozzesi. Una partita stupenda dal punto di vista emotivo, di quelle di cui il calcio ha bisogno e che ci ricordano che non sempre vince il più forte, che a volte è ancora possibile che Davide batta Golia, perché in fondo un po' tutti tifiamo sempre per l'underdog. Matteo Tellurio

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