La F1 entra ufficialmente in Asia, unico altro continente oltre all’Europa ad ospitare gare in questo Mondiale atipico. Gli ultimi tre appuntamenti si terranno infatti in Bahrein e ad Abu Dhabi, che come di consueto chiuderà la stagione di Formula 1. Questo fine settimana sarà dunque la volta della prima gara in Bahrein, con lo spegnimento dei semafori stabilito per le 15:10 (ora italiana). Eravamo abituati dal 2014 all’appuntamento nel deserto di Sakhir come GP in completa notturna, l’unico insieme a Singapore; ma quest’anno la FIA ha deciso di anticipare la gara alle 15:10, anziché inserirla alle classiche 17:10 e dunque si correrà nella fascia oraria simile a quella di Abu Dhabi, ovvero al tramonto.
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Il tracciato utilizzato sarà quello classico della F1, che invece userà un altro layout nel corso del secondo weekend consecutivo in Bahrein. La conformazione usuale è di 5412 metri, con 15 curve e parecchi punti di sorpasso, nonché tre zone DRS (dal 2019). Il giro inizia con un lungo rettilineo sul quale si raggiungono velocità molto elevate, la prima staccata è dura per i freni ed è una lenta destra, seguita da due curve in pieno che immettono su un altro mini settore in allungo. Qui si apre il DRS per la seconda volta, dopo la prima sul rettilineo vero e proprio, e si approccia curva 4, anch’essa molto pesante nell’utilizzo dei freni. Proprio in uscita, durante la sessione di qualifica, sarà fondamentale evitare di sfruttare troppo il cordolo, pena l’annullamento del tempo sul giro.
Dopo curva 4 i piloti affronteranno un’altra sezione molto veloce di cambi di direzione che precede una rapida discesa verso l’ottava staccata, seguita da un breve allungo e da una coppia di curve tra le più lente e impegnative del Mondiale: molto facile bloccare l’anteriore destra, visto che si frena in discesa e mentre si curva parecchio il volante, inoltre dopo questo tratto è probabile ritrovarsi con i freni su temperature elevatissime. Superata curva 10 vi è la terza zona DRS del circuito, che precede una lunga staccata a sinistra in salita e un cambio di direzione a destra da concludere con un’altra pesante frenata, seguita da un breve rettilineo prima dell’ultima curva di Sakhir.
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Solitamente il Gran Premio del Bahrein ha regalato emozioni in pista e la Ferrari viene da tre ottime gare in questo appuntamento, con le due vittorie di Vettel e con il terzo posto (probabile vittoria se non fosse stato per quel problema alla parte ibrida del motore) di Leclerc la passata stagione. Quest’anno però, le cose saranno certamente diverse per i piloti Ferrari, reduci comunque da una grande gara in Turchia; il problema è che su questo circuito conta tantissimo il motore e le Rosse non ne hanno esattamente molto. C’è comunque da dire che la scuderia di Maranello, aldilà della gara ad Istanbul Park, ha fatto vedere segnali di ripresa nelle ultime uscite e punta ancora fortemente sul terzo posto nella classifica dei costruttori, nonché al quarto, per Leclerc, in graduatoria piloti.
Le condizioni della pista saranno totalmente diverse rispetto a quelle viste nel Gran Premio di Turchia, dove le basse temperature e la pioggia hanno inciso tantissimo sull’andamento del weekend di gara: il clima sarà secco, nonostante la stagione autunnale (solitamente qui si correva in primavera) e i piloti avranno il problema opposto, ovvero quello del surriscaldamento delle gomme. Ovviamente il favorito resta pur sempre Hamilton, reduce dal settimo Mondiale in carriera ma comunque carico a mille per un altro GP, mentre Bottas e Verstappen si giocheranno ancora punti importanti per chiudere alle spalle del britannico il rispettivo campionato. Così come Leclerc, altri piloti vorranno massimizzare i propri sforzi per puntare a quella ambitissima quarta posizione, che significherebbe essere i primi tra gli altri (vuoi per abilità nella guida o per inferiorità della macchina): è la situazione in cui si trovano i vari Perez, Ricciardo e i più staccati Sainz e Norris. Insomma, se il primo della classe rimarrà tale fino alla fine del Mondiale, gli altri non possono certo dirsi sicuri della propria posizione in classifica e vorranno guadagnare punti importanti, a pochi giri dalla fine del Campionato di Formula 1 2020.
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