La Bundesliga si è conclusa quasi un mese fa con la vittoria dell'ottavo titolo consecutivo del Bayern Monaco, che però mai come in questa stagione, almeno nelle prime fasi dell'anno, era sembrato in difficoltà e pronto a lasciare il trono di Germania al Borussia Dortmund, finendo però la stagione con 13 punti di vantaggio sulla squadra di Favre. La causa di questa crisi di inizio anno in Baviera sembrava essere provocata dal rapporto non idilliaco che c'era tra l'ex allenatore Kovac e la squadra, che a dicembre si trovava al settimo posto in classifica. Esonerato l'ex coach dell'Eintracht e data la squadra in mano al secondo Flick, a parte qualche intoppo iniziale, i campioni in carica hanno cominciato a macinare vittorie su vittorie, demolendo gli avversari in pieno stile Bayern e a concludere l'annata con sole 4 sconfitte, realizzando precisamente 100 gol in campionato e dimostrando un dominio del gioco e un'abilità di giocare insieme e capirsi tra i vari giocatori che non si vedeva da tempo. Proprio per questo, in una Champions League strana come quella di quest'anno, il Bayern rappresenta la grande favorita e la squadra da temere più di tutte.

La squadra mai come quest'anno sembra una macchina perfetta, nella quale ogni giocatore svolge in maniera egregia il proprio compito ed è utile ai fini della vittoria e del gioco. Un collettivo che sembra lontano dai manierismi e dalle superficialità, ogni passaggio, movimento o tiro sembra essere scelto e pensato per essere il più efficace possibile. Arrivare a questo risultato è possibile solo se ognuno degli 11 giocatori in campo in quel momento riescono a pensare le cose allo stesso modo e con la stessa lunghezza d'onda, e questo è merito dell'ottima stagione che stanno vivendo i senatori della squadra e del grande impatto che hanno avuto i giovani e i nuovi arrivati, ma soprattutto della quantità strabiliante di talento che hanno a disposizione (negli ultimi anni solo il Barcellona del 2015 poteva contare su tutta questa classe all'interno dell'organico).

Analizzando ogni reparto e giocatore in modo specifico, per quanto riguarda i portieri il Bayern è ben coperto grazie alla presenza di Manuel Neuer, che nonostante negli ultimi 2 anni sia stato tormentato da diversi infortuni, rimane uno dei migliori numeri uno al mondo sia tra i pali che palla al piede, mentre il secondo Ulreich ha spesso e volentieri dimostrato di poter essere titolare nella maggior parte delle squadre di prima fascia. Il reparto difensivo è un grande punto interrogativo, non sempre è risultato affidabile nel corso della stagione, con Sule che non è riuscito ad imporsi e non sembra pronto a guidare la retroguardia biancorossa per i prossimi anni, mentre Boateng risulta un usato garantito. Nel discorso dei centrali vanno considerati anche Lucas Hernandez, che però nella sua prima stagione con la maglia dei bavaresi non ha brillato e giustificato i 56 milioni spesi l'estate scorsa per strapparlo all'Atletico Madrid, e Alaba e Pavard che spesso hanno giocato centrali con buoni risultati. Sulle fasce l'austriaco rimane uno dei terzini più completi al mondo, anche se sembra che questa sarà la sua ultima stagione al Bayern ed infatti il canadese Alphonso Davies ha giocato con continuità, sulla fascia destra invece Pavard, che nasce come centrale, quindi con buoni doti difensive già acquisite, si è fatto trovare subito pronto e come quasi tutti i giocatori bavaresi ha dimostrato una tecnica di base notevole. La difesa però, in relazione all'età media, in Europa rimane una delle più interessanti in ottica futura e con grandi margini di miglioramento.

A centrocampo c'è poco da dire, per qualità non sono secondi a nessuno, Thiago Alcantara, Goretzka, ma soprattutto Kimmich, non brillano per grandissime doti difensive, anche se quest'ultimo nasce come terzino, ma la loro capacità di fraseggiare, trovarsi, mettere costantemente la squadra avversaria in pressione e riuscire a scacciarla nella propria area di rigore rappresentano il miglior modo per non far arrivare gli avversari al tiro e contenere le loro avanzate. Thiago è un leader tecnico incredibile che riesce a guidare i 2 giovani tedeschi, fortissimi a proporsi e a servire i compagni, che insieme sono riusciti a realizzare in campionato quasi 20 assist e più di 10 gol e rappresentano il futuro del Bayern e della nazionale tedesca per i prossimi 10 anni. Dalla panchina Tolisso e Javi Martinez sono 2 riserve di lusso, che possiedono un arsenale difensivo migliore e doti di palleggio utili per addormentare le partite e garantire sicurezza al reparto difensivo.

Infine il reparto offensivo, che contiene una quantità di talento fuori dal comune e che rispetto a molti altri top club europei è ben distribuito. Mentre altre squadre hanno giocatori adatti al loro modo di giocare e spesso simili per caratteristiche e punti di forza, il Bayern è riuscito a ben bilanciare i punti di forza. Troviamo Robert Lewandowski, il numero 9 più forte e in forma del mondo che sta vivendo probabilmente la sua migliore stagione in carriera ed è a quota 51 gol in 43 partite, Thomas Muller che si è riconfermato un giocatore di un temperamento, di una tenacia ed una intelligenza calcistica sopraffine, Coutinho sembra rinato in Germania e sia da ala sinistra che da trequartista riesce a dribblare, fare assist e gol e soprattutto a non cadere in azioni fini a se stesse. E poi ci sono quei 2 giocatori sulle fasce che insieme non arrivano neanche a 50 anni, Serge Gnabry e Kingsley Coman, con il primo che si trova in doppia cifra sia con gli assist che con i gol e che nel corso della stagione ha dimostrato di saper unire alla tecnica una fisicità ottima, che lo rende pericoloso anche dopo 90 minuti in campo a fare avanti e indietro sulla fascia. Per l'ex Juventus invece il discorso è diverso, tormentato costantemente dagli infortuni da ormai tanti anni, quest'anno ha trovato un po' di continuità anche se si è spesso alternato con Ivan Perisic, giocatore più esperto, che ha già giocato in Bundesliga e che in certe partite ha dato più garanzie del francese, anche se sul talento di quest'ultimo c'è poco da discutere, gli highlights delle partite dei biancorossi contengono sempre almeno una sua grande giocata.

In conclusione il Bayern Monaco si trova davanti ad una grande opportunità, grazie soprattutto a questo progetto giovani che porta avanti da alcuni anni, con la rosa che ha un'età media di soli 25 anni paradossalmente il piano di sviluppo del team non sarebbe ancora arrivato a compimento, ma la crescita sia tecnica che di leadership di alcuni ha accelerato questo processo e reso i bavaresi un panzer che ha la capacità di distrugge indisturbato tutto ciò che ha davanti a sé. Progettualità, talento e senso di appartenenza, mia san mia.
Comments