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La sinfonia di Ettore Messina

Immagine del redattore: Simone SpadaSimone Spada

L'Olimpia Milano ha confermato la cabala secondo cui chi va sul 2-0 in una serie non viene mai rimontata per davvero. Così si è dovuto inchinare lo stoico Bayern Monaco, abile persino a ritornare in partita ad appena un minuto dalla fine. La paura tra i tifosi biancorossi si è palesata con gran forza, per il rischio di veder sfuggire un sogno che da anni la famiglia Armani stava rincorrendo. Dopo 29 anni, l'obiettivo è stato raggiunto.


Merito di Ettore Messina. Per certi versi è strabiliante come questo tecnico riesca a portare le sue squadre ad un momento così delicato ma anche entusiasmante della stagione. Dal 1998 è capitato ben undici volte e solo in sei occasioni ha mancato l'appello. Nel mezzo lo splendido percorso al fianco di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs con Duncan, Ginobili e Parker in campo.

Dopo quanto visto lo scorso anno, Messina ha chiesto e ottenuto si facesse una squadra funzionale a competere in Europa. Perché va bene il campionato, ma non si può continuare a fare da sparring partner in un confronto in cui sono presenti le formazioni più forti nel Vecchio Continente. Senza dimenticare che l'Italia non riusciva ad arrivare tra le prime quattro dal 2011, quando la Montepaschi Siena di Pianigiani riuscì a piazzarsi terza superando il Real Madrid.


Importanti le aggiunte, pratiche per il modo di giocare preferito da Messina. Il primo acquisto era stato visto con un occhio di riguardo non necessariamente molto benevolo: eppure Kyle Hines è alla nona Final Four consecutiva della sua carriera, un piccolo grande totem che anche in gara 5 ha dato piste a tutti su come si giochi dentro l'area; alle sue spalle un Leday che si è dimostrato preziosissimo e al fianco Gigi Datome, ormai mister sesto uomo. Delaney e Punter a dare punti e sostanza dall'arco, fino a Shavon Shields che forte è sempre stato forte, ma forse sta trovando la stagione migliore della sua carriera. I 34 punti siglati col Bayern stanno a dire che questo giocatore sa il fatto suo.

E ora c'è da fare il salto di qualità. Come lo stesso Messina ha avuto modo di sottolineare in conferenza stampa post gara, il Barcellona ha spazzato via Milano in due occasioni in questa stagione. E giusto per non aver pensieri, la formazione spagnola ha aggiunto anche Pau Gasol ad una squadra fortissima. L'appuntamento è per il 28 maggio a Colonia. Se è vero che ogni partita fa testo a sé, l'auspicio è che il coach dell'Olimpia continui a suonare la sua sinfonia.

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