La Formula 1 è ormai arrivata al penultimo appuntamento della stagione, che si correrà nuovamente in Bahrein. Il GP avrà, come di consueto in questo calendario, una denominazione diversa rispetto a quello dello scorso weekend e si chiamerà dunque Gran Premio di Sakhir, ovvero la località che ospita dal 2004 l’appuntamento iridato. Per questo fine settimana si è scelto di correre sul cosiddetto “Outer Circuit”, cioè il tracciato esterno e il più veloce tra quelli finora pensati per la Formula 1, vista la sua forma ovale.
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Il Bahrein non è nuovo a questi esperimenti, infatti nella prima prova del Mondiale 2010 (vittoria di Alonso all’esordio in Ferrari) il layout scelto è stato quello “Endurance”, più lungo e guidato di quello solitamente presente nel calendario di F1. In particolare il tracciato esterno presenta in totale 11 curve, a differenza di quello solito, che ne ha 15: la prima parte del circuito è in comune, mentre le differenze si hanno dopo curva 4, visto che per questa gara le monoposto proseguiranno verso sinistra, per affrontare una serie di curve rapide proprio nella zona più esterna del circuito di Manama. Successivamente ci si ricongiunge con l’ultimo settore, anche questo comune ad entrambe le versioni della pista, per arrivare all’ultima curva prima del traguardo. Le zone DRS saranno due: la prima sul rettilineo principale e la seconda tra curva 3 e 4. Proprio di rettilinei ce ne saranno molti, vista la conformazione ovale del layout scelto; sarà dunque importante trovare un assetto con basso carico aerodinamico, favorendo invece la potenza nei numerosi tratti in allungo. Perciò potremmo assistere ad una qualifica in stile Monza, con l’effetto scia che sarà importantissimo e quindi con molti piloti che proveranno proprio ad uscire dai box al momento giusto, per trovarsi qualcuno davanti ed abbassare notevolmente i tempi sui rettilinei.
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Proprio perché si correrà spesso sul dritto, la Ferrari dovrebbe faticare molto in questo Gran Premio, visti i molti cavalli in meno del motore delle Rosse, che già nella scorsa gara sono state risucchiate dalle altre macchine. Per quanto riguarda i cambiamenti però, le sorprese non sono finite qui ed oltre al nuovo tracciato ci saranno altre due novità. Innanzitutto Romain Grosjean, com’è ovvio che sia, non correrà e verrà sostituito da Pietro Fittipaldi, che scenderà in pista col numero 51. Il pilota francese della Haas, nel frattempo, è stato dimesso dall’ospedale di Manama e si è presentato al circuito, per salutare il team e per farsi rivedere dopo il brutto incidente di neanche una settimana fa. Proprio il suo team, che nelle scorse settimane aveva reso noto di voler sostituire entrambi i piloti, ha annunciato Mick Schumacher e Nikita Mazepin come sostituti di Magnussen e dello stesso Grosjean per il 2021.
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Ma la notizia più attesa era quella riguardante il posto in Mercedes in vista di questo Gran Premio ed anche, forse, per l’atto finale di Abu Dhabi: Lewis Hamilton, infatti, qualche giorno fa è risultato positivo al Covid-19 e salterà sicuramente il Gran Premio di Sakhir. Le idee erano molteplici, ma il team di Toto Wolff ha optato per George Russell, pilota della Williams dalla passata stagione, ma cresciuto nel vivaio e ancora legato alla scuderia Mercedes. Il britannico che sostituirà Hamilton (assente in griglia per la prima volta nella sua carriera in F1, da quando debuttò nel Gran Premio d’Australia 2007) avrà un compito difficile, ma potrà finalmente dimostrare il suo talento, viste le difficoltà nel guidare la Williams attuale. Dovrà stare attento Bottas, considerato che Russell è imbattuto in qualifica nel confronto con i propri compagni di squadra (36-0) ed avrà una fame incredibile, visto che non ha mai conquistato neanche un punto nella classifica del Mondiale e quasi mai per colpa sua. Per la Williams il sostituto sarà invece Jack Aitken.
Il Gran Premio di Sakhir inizierà alle 18:10, mentre le qualifiche si svolgeranno il sabato alle 18, con tempi sul giro che saranno probabilmente sotto il minuto e con una certezza: a vincere non sarà Hamilton, incredibile ma vero.
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