L'inizio di un nuovo anno ha sempre rappresentato nel mondo del calcio l'avvento di un cambiamento, c'è chi deve tappare qualche buco, chi corre ai ripari causa infortuni, chi vuole monetizzare qualche ottima scomessa e c'è anche chi, dopo un'annata storta, ha bisogno di aria fresca.
Tra le primissime voci di mercato (che è partito ufficialmente solo ieri) una su tutte è stata chiacchierata più di altre, quella del possibile ritorno in Serie A di Krzystof Piatek.
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Ma che fine ha fatto Pum Pum Pum?
Sono ormai mesi che il pistolero sembra sparare a salve, perso nei meandri della Bundesliga a guidare il tutt'altro che formidabile attacco dell'Herta Berlino. Sembra passata un'era geologica da quando Piatek faceva a brandelli le difese in Serie A, ma in realtà è passato solo un anno dalla cessione in Bundes.
Quella che doveva essere la strada della rinascita intrapresa nella capitale tedesca si è rilevata un altro fallimento nella corta carriera del centravanti polacco, ormai già al secondo fuoripista. In molti vedendolo al Genoa prima e poi nei primi mesi in maglia rossonera gridavano già al fenomeno, e non avevano tutti i torti. Piatek solo un anno e mezzo fa rappresentava il 9 modello, forte fisicamente e freddissimo sottoporta, una vera e propria macchina da gol. Dove è finito questo giocatore?
Quello che è successo a Piatek accade più spesso di quanto noi immaginiamo ma la definizione di meteora è quasi riduttiva in questo caso. Quando esplose al Genoa tutti rimanemmo a bocca aperta e l'investimento fatto successivamente dal Milan, seppur abbastanza oneroso, sembrava comunque abbastanza sicuro, non c'era nessuna avvisaglia che potesse far pensare ad un'avventura fallimentare del pistolero a Milano. Dopo un avvio convincente invece, Piatek non si è mai ambientato del tutto, la squadra non girava e lui è presto diventato l'ombra di se stesso prima di essere ceduto all'Herta Berlino lo scorso inverno.
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C'è ancora posto nel grande calcio per Piatek?
La risposta è dipende. Dipende perché è facile farsi accecare dalle giocate di un calciatore e gridare subito al fenomeno ma Krzystof Piatek non era e non è tutt'ora "scarso". Ciò che manca a Piatek è un ambiente nel quale esprimersi liberamente, come era stato nella prima avventura a Genova.
I fallimenti al Milan e in Germania sono al tempo stesso ingiustificabili ma comprensibili, all'Herta non è mai sembrato giocare veramente mentre a Milano tra l'arrivo di Ibra e una sua condizione mentale praticamente nulla i suoi giorni erano contati. Detto questo cosa deve fare Piatek per tornare il pistolero di una volta?
Un punto di partenza potrebbe essere proprio resettare tutto e partire da zero, tornando a casa nel Genoa che lo ha lanciato. Proprio di Genoa si parla in queste prime indiscrezioni di mercato che vorrebbero Piatek vicino al ritorno in Serie A, un'operazione complicata ma molto affascinante.
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Sinceramente non so se questa sia la scelta giusta per entrambi, ma sono sicuro che ripartire da qualche certezza lasciata alle spalle potrebbe essere la mossa azzeccata per l'attaccante polacco, ad oggi ancora perso in un 2020 negativo passato tra Milano e Berlino.
Ma se il 2021 è l'anno della (lenta) rinascita di ognuno di noi, perché non dovrebbe esserlo anche per l'incolore Krzystof Piatek? Noi ci auguriamo di rivederlo al top, ma soprattutto di ritrovarlo in Serie A, dove di grandi numeri 9 non ce ne sono mai troppi.
Pum Pum Pum. - K. Piatek
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