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Juventus 2021, cronache di un fallimento annunciato

Immagine del redattore: Tellurio MatteoTellurio Matteo

Abbiamo rimandato, partita dopo partita, giornata dopo giornata, l'inevitabile resa dei conti con la realtà ma la disfatta con il Porto di ieri sera però ha rappresentato la goccia che fa traboccare il vaso, la stagione della Juventus è irrimediabilmente fallimentare.


La brutta figura in Champions è solo la punta dell'iceberg di una serie di delusioni e incertezze che ormai da inizio anno continuano a caratterizzare la stagione juventina ma che abbiamo sempre cercato di nascondere sotto il letto, una fastidiosa polvere che non abbiamo avuto voglia di raccogliere insieme a quei panni sporchi che la pigrizia ci ha fatto accatastare sopra la sedia. Il muro del Porto però ci ha riportato con i piedi per terra e ci ha ricordato che le cose in casa Juve non funzionano e non lo fanno da molto tempo.

La Caccia alle Streghe: chi sono i colpevoli?


La prima cosa che si fa generalmente di fronte ad una disfatta, prima ancora di cercare di capire le cause vere e proprie o cosa fare per rimediare alla situazione creatasi, è cercare il colpevole. Dopo Caporetto, Cadorna fu presto silurato in favore di Diaz ma senza tornare indietro di un secolo basta pensare a cosa è stato il primo periodo del Coronavirus in Italia: una imbarazzante caccia all'uomo mediatica alla ricerca di un fantomatico paziente 0.


Ma nella Caporetto juventina, chi sono i colpevoli? Ovviamente gli indiziati numero uno sono sempre calciatori ed allenatore, quelli che materialmente sono scesi in campo. La squadra a tratti è apparsa inadeguata, soprattutto alcune individualità non sembrano all'altezza della situazione e se analizziamo bene i gol subiti nelle due gare agli ottavi la cosa diventa evidente.

Possiamo scusare (solo in parte) la fase difensiva, le assenze pesanti e i recuperi in extremis non possono comunque servire come alibi ma vanno presi in considerazione. Mehdi Demiral è un buon giocatore e spesso si è distinto in positivo in questa stagione ma quel rigore ad inizio partita è un errore madornale che condiziona negativamente l'intera gara, una cosa che non è tollerabile per un difensore della Juventus.


In attacco brilla solo il numero 22, gli altri solo ombre. Chiesa ieri sera si è messo sulle spalle la squadra, ha attaccato a testa bassa e ha messo in campo tutte le sue doti tecniche e caratteriali, ribaltando una situazione che sembrava ormai irreparabile ed emozionando tutti i tifosi bianconeri. Ma gli altri? Esatto gli altri, Morata in realtà se l'è cavata piuttosto bene, con la Lazio ha dominato e era reduce anche da uno stop problematico, di più non potevamo chiedere allo spagnolo. Lo stesso non si può dire per Ronaldo e Kulusevski. Dallo svedese ci si aspettava una marcia in più una volta subentrato dalla panchina mentre Ronaldo ieri è stato semplicemente un assente ingiustificato che ha portato più problemi che soluzioni al gioco della Juventus, una prestazione imperdonabile per uno come lui.

Infine il centrocampo, il vero problema con la p maiuscola della squadra. Salvato il soldato Arthur che, acciacco dopo acciacco, si sta prendendo la squadra e inizia a diventare il perno del gioco juventino, tutti i suoi inquilini a centrocampo finiscono inevitabilmente sotto processo. Ramsey alterna ottime prestazioni a partite in cui sparisce dai radar e sbaglia qualsiasi giocata, Rabiot avrà segnato anche due gol nelle ultime due partite ma è solo il fuoco di paglia che nasconde un giocatore mai ambientato nelle dinamiche della squadra e quasi dannoso per trame di gioco. L'ultimo accusato poi, Rodrigo Bentancur, nella stagione che doveva finalmente elevarlo a leader tecnico della squadra ha mostrato la sua vera faccia, quella di giocatore non adatto alla maglia che veste e gli episodi col Porto sono solo gli ultimi errori di una lunga serie che va avanti da inizio stagione.


La squadra quindi, a prescindere dalla guida tecnica di Andrea Pirlo, è inadeguata. I numeri parlano chiaro, quasi tutti gli investimenti fatti negli ultimi anni non stanno ripagando. Le scelte attuate si stanno ritorcendo contro e prendersela solo con giocatori e allenatore, colpevoli si ma fino ad un certo punto, ci sembra una soluzione semplicistica che non porterà da nessuna parte.

Those who get fooled are partially at fault. - H. Senjougahara


E' inutile continuare su questa strada, puntando su investimenti a 0 strastipendiati dal rendimento mediocre senza una vera progettualità. Gli indiziati numero uno per il fallimento 2021 juventino sono i dirigenti, nasconderlo è superfluo ed inutile. Se anche il più medio dei tifosi ormai ha chiara la situazione della Juventus, è ovvio che Nedved e Paratici lo abbiano capito da tempo.


Forse in un mondo normale non staremmo neanche a discutere di questo fallimento, è ovvio che la pandemia abbia tagliato le gambe alle riserve economiche di molte squadre e la Juventus (come tutte le altre) si sia ritrovata in emergenza senza poter far mercato per risolvere i problemi a centrocampo. L'arrivo di Arthur è servito a rimpiazzare Pjanic mentre Kulusevski e Chiesa erano già stati preventivati, quello che serviva veramente, una rifondazione completa di interi reparti, non è stata attuata e i risultati si sono visti.


Il centrocampo della Juventus fa acqua da tutte le parti, davanti in tanti non hanno un ruolo ben definito e dietro la coperta è sempre più corta. Inutile dare la colpa ad acquisti sfortunati e infortuni, è inaccettabile che una squadra come la Juventus, dopo aver vinto per quasi un decennio, si ritrovi in una situazione del genere e senza un mea culpa da parte della dirigenza non è possibile ripartire.

Non tutto è perduto


Dopo aver ampiamente criticato e raccontato in termini apocalittici la situazione della Vecchia Signora, tiriamo un po' le somme sulla situazione attuale. La stagione 2020/2021 è già compromessa, anche se da qui in avanti la Juventus non sbagliasse un colpo e magicamente l'Inter dovesse cedere il primo posto, il giudizio finale non cambierebbe, questa stagione è stata un fallimento. Ma questo fallimento è definitivo?


Il fallimento è inevitabile senza un progetto, un progetto che ora non sembra esserci. La Juventus deve ripartire da se stessa, deve sedersi ad un tavolo ed iniziare a riprogettare da 0 la squadra, non investendo casualmente cercando di rattoppare una rosa che anno dopo anno lascia un pezzo per strada. C'è necessita di ripartire dalle basi e investire in maniera intelligente in figure di prospettiva che possono essere i vari Mckennie o Chiesa, lasciando perdere parametri zero onerosi e senza futuro. Infine è necessario ragionare sul post-CR7, preparando un'inevitabile separazione che sembra ora più che mai necessaria sia per la squadra sia per il giocatore.


Tirando le somme di questo lungo sproloquio di un bianconero disincantato, la stagione 2020/2021 è il punto di arrivo di un disastro annunciato che tutti noi abbiamo fatto finta di non vedere fino al momento in cui la realtà ci ha presentato il conto. La parola d'ordine ora per la Juventus deve essere ripartire, e per ripartire c'è bisogno di un progetto societario, evidentemente assente negli ultimi anni. Non credo che Paratici e Nedved siano all'oscuro di tutto questo, c'è da capire se prima o poi decideranno anche loro di fare il primo passo verso una nuova Juventus visto l'evidente capolinea che questa gestione ha ormai raggiunto.

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