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Inferno Verde, Foresta Nera

Barbuzzi Giacomo

Il GP dell'Eifel è ormai prossimo e tutti si chiedono se Lewis Hamilton riuscirà ad eguagliare il record di vittorie di Micheal Schumacher. I famosi 91 successi non sono stati raggiunti in Russia e il pilota Mercedes vorrà finalmente diventare uno dei due uomini più vincenti della storia della F1, in termini di vittorie in gara. Il classico paragone tra fenomeni non è neanche il caso di farlo: troppo diverse le ere nei quali i due hanno dominato, anche se comunque non è mancata l'occasione di vederli in pista insieme. Poi, a prescindere dal cambiamento che ha coinvolto la F1, in Italia le emozioni che il Kaiser ha regalato sono troppo forti e dunque influenzerebbero quasi ogni possibile paragone, ma una cosa è certa: in qualche modo Schumacher ha consegnato un progetto solido ad Hamilton, arrivando in Mercedes e facendo coppia con Rosberg, prima dell'inizio del dominio argentato nell'era del turbo ibrido e quindi aiutando la scuderia a crescere. 



Poi, siccome nello sport le storie dei protagonisti si intrecciano, guarda caso, proprio nel weekend del Nurburgring esordirà in F1 il figlio di Micheal Schumacher, Mick, che sostituirà Giovinazzi nelle FP1. Il pilota tedesco è attualmente primo nella classifica mondiale di Formula 2, con 191 punti e davanti a Callum Ilott, esordiente anche lui nelle FP1 del Nurburgring, ma a bordo della Haas. L'emozione che questi due astri nascenti del motor sport proveranno sarà incredibile: un esordio in una pista così storica e bella da guidare non verrà dimenticato facilmente, anche perché Schumi Jr. correrà in casa. La classe regina manca infatti al Nurburgring dal 2013, quando a trionfare fu un altro tedesco che ha preso molto dal Kaiser: Sebastian Vettel. A completare il podio furono Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, due nella lista dei sette piloti tutt'ora in griglia, gli altri sono: Lewis Hamilton, ovviamente, Valtteri Bottas, Sergio Perez e Daniel Ricciardo, oltre al già citato Vettel. Era decisamente un altro periodo, con Seb ed una Red Bull a dir poco dominanti e prossimi a subire il dominio Mercedes, attivo dalla stagione successiva. Del circuito è rimasta invece la grande emozione delle curve del Nurburgring, un tracciato insidioso e dalle condizioni atmosferiche estremamente variabili, infatti solitamente posto a luglio nel calendario di F1, ma eccezionalmente reinserito nel Mondiale 2020 nel mese di ottobre. 



Proprio questa stagione autunnale, insolita per il GP di Germania (ultimamente disputatosi ad Hockenheim), porterà incertezza totale ai team: per tutto il weekend è prevista pioggia, anche se per ora non dovrebbero esserci precipitazioni nell'orario di gara, ma il timore più grande è dato dal freddo che sarà presente sul tracciato. Fondamentale sarà portare in temperatura le gomme lungo un circuito che ha un solo vero rettilineo, quello del traguardo, per poi proseguire con la prima lenta staccata a destra ed una serie di curve alternate di medio-alta velocità, le quali portano alla Ford-Kurve (la 7) e, soprattutto, la 8, tornante vitale per un buon giro. Successivamente una serie di curve veloci (alcune addirittura da fare in pieno), fino ad arrivare ad un altro punto fondamentale per un ottimo tempo: la chicane che precede l'ultima curva, una destra veloce che immette sul rettilineo del traguardo del Nurburgring formato GP-Strecke, quello utilizzato in F1. Nelle ultime due stagioni la gara della Germania ha regalato emozioni incredibili, tanto è che l'appuntamento del 2019 è stato votato come il più bello del decennio appena trascorso. Per ora la certezza è che, potenzialmente, i colpi di scena potrebbero non mancare, in un Gran Premio nel quale, non si sa bene come, succede sempre qualcosa.

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