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Il primo gol "alla Del Piero"

Immagine del redattore: Eugeni MarcoEugeni Marco

Aggiornamento: 9 nov 2020

Il calcio è uno sport che fa dello spettacolo e dell'imprevedibilità i suoi capisaldi, da sempre le partite più belle e ricordate hanno avuto o degli esiti inaspettati o dei colpi di genio rimasti nella storia. Alcuni giocatori però nella genialità e nell'imprevedibilità hanno trovato la propria comfort zone, questo perché certi colpi, all'apparenza una rarità per il 99% dei giocatori, per altri sono stati invece il proprio asso nella manica, capaci di stravolgere l'esito di una partita da un momento all'altro.


Le punizioni di Pirlo, il tiro a giro rientrando da destra verso sinistra di Arjen Robben, le azioni solitarie di Lionel Messi, di esempi calzanti ne possiamo trovare moltissimi. Fra tutte queste giocate ce n'è sempre stata una che più di tutte è stata avvolta da un'aura di fascino che l'ha elevata ad un livello superiore. La perfetta esecuzione e la precisione giottesca con la quale Alessandro Del Piero eseguiva il suo tiro a giro con il piede destro ha fatto più volte vacillare l'idea che Dio non sia sceso in terra ed abbia indossato la numero 10 della Juventus, perché tale gesto tecnico può essere eseguito così tante volte e così tanto bene solo grazie all'aiuto di una sorta di provvidenza divina.


Il più bello di tutti può essere considerato sicuramente quello contro il Real Madrid al Delle Alpi, perché Alex in quell'occasione non si limitò solo al tiro, ma anche la capacità di capire la posizione del portiere e decidere di tirare di prima furono semplicemente geniali, non a caso Del Piero è stato uno dei migliori a capire sempre e comunque come gestire a proprio favore lo spazio circostante.


Le dinastie e le leggende però devono sempre avere un punto di partenza, un tempo e un luogo nei quali è stato piantato il seme della storia, e per il tiro "alla Del Piero" il luogo è lo Stadio San Paolo di Napoli, il tempo il 13 settembre 1994.

Straordinario fu il fatto che venne dato un nome ad un suo gol a soli 19 anni, questo già fece capire al grande pubblico che quel ragazzo al quale sarebbe stata data sulle spalle la maglia numero 10 che fu di Michel Platini e Omar Sivori, aveva qualcosa in più. In occasione del suo primo gol arrivò a San Paolo vestendo per la prima volta quella maglia, e dipinse calcio per tutta la durata della partita.


Mise sulla testa di Ravanelli il gol dell'1-0 e tentò un pallonetto su Taglialatela, ma fu quel tiro ad effetto improvviso che fece da spartiacque nella carriera di "Pinturicchio", come lo rinominò l'avvocato Gianni Agnelli, anche se a quel tempo quel soprannome non gli era ancora stato dato.


Dopo quell'occasione ciò che colpì tutti fu il fatto che colpiva sempre nella medesima parte di campo, la cosiddetta "mattonella ". Sempre nello stesso modo, sempre dallo stesso punto, ciò che in quel momento sembrò un lampo di genio, in seguito si rivelò la lucidità nella follia.


Tiro a giro di destro dal vertice sinistro dell'area, con il gol al Borussia che lo consacrò definitivamente. Prodotto in serie, sempre più perfetto e millimetrico, nel corso degli anni venne semplicemente aggiornato. Come recita un video presente sul canale Youtube della Juventus "Nell'arte e nel calcio, il talento genera più domande che risposte, è un bellissimo mistero, non finisce mai di interrogare chi prova a spiegarlo".


Come detto da Del Piero stesso, il colpo giusto non lo pensi, lo esegui e appena parte sai che è quello giusto. Nessuno però il 13 settembre 1994 sarebbe stato in grado di prevedere come quella luce nel buoi sarebbe diventata ciò che ora narriamo e ricordiamo.






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