Come tutti sappiamo il calcio è lo sport più seguito al mondo, una macchina capace di suscitare tante emozioni e soprattutto far girare tanti soldi. In particolare la stagione 2021 - 2022, per quanto riguarda la serie A, segnerà un punto di svolta.
Per chi non lo sapesse ogni 3 anni l'assemblea della lega Seria A (formata dai rappresentati delle 20 squadre iscritte al campionato) deve valutare le offerte delle varie emittenti per l'acquisto dei diritti tv. Nello specifico il triennio che si sta chiudendo (2017 - 2020) aveva visto l'acquisizione di 7 dei 10 incontri settimanali da parte del colosso australiano Sky, con DAZN che aveva acquistato i diritti per le altre 3.
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Da inizio mese quindi l'Assemblea sta discutendo della vendita dei diritti, trovando però difficoltà per quanto riguarda la trasmissione sul territorio italiano. Infatti per raggiungere il quorum durante una votazione è necessario che almeno i due terzi delle società (quindi 14 su 20) siano d'accordo. La situazione venutasi a creare vedeva infatti i grandi club (esclusa la Roma) e una rappresentanza di squadre minori appoggiare l'offerta di DAZN, il quale in collaborazione con Tim offre più soldi, mentre i giallorossi, supportati da squadre medio piccole come il Sassuolo o le genovesi, spingono per la maggior qualità del servizio satellitare offerto da Sky.
Con la scadenza del bando presentato dalla Lega fissata per il 29 marzo, è l'assemblea di ieri a risultare decisiva. Servivano infatti 3 voti per raggiungere il quorum, mentre ne sono arrivati addirittura 5, con le sole genovesi, il Sassuolo ed il Crotone che sono rimasti fedeli alla lor linea, mentre gli altri club, tra cui la Roma, hanno cambiato il loro pensiero, accentando l'offerta di DAZN. Tuttavia l'emittente francese avrebbe dato la disponibilità a "cedere" 3 partite alla concorrenza, ribaltando quindi l'accordo del triennio precedente con la differenza di mantenere comunque tutti e 10 gli incontri settimanali.
Rimane quindi da capire se Sky accetterà di pagare i diritti per queste 3 partite, visto che l'esclusiva è comunque di DANZ. Se l'emittente satellitare dovesse decidere di acquistare comunque il "pacchetto B" la situazione che andrebbe a declinarsi sarebbe la seguente: DAZN, mantenendo anche tutto il pacchetto di Serie B, trasmetterebbe la totalità del calcio italiano sul territorio nazionale. Per quanto riguarda le coppe europee invece l'emittente streaming non entrerebbe in gioco.
Sky infatti ha acquisito i diritti di 121 delle 137 partite della Champions League in collaborazione con Mediaset, il quale trasmetterà in chiaro i 16 migliori incontri del martedì e la finale. Le restanti 16 partite (che da accordi sono le migliori del mercoledì) e la Supercoppa europea saranno invece trasmesse da una new entry, vale a dire Prime Video (il servizio streaming di Amazon), il quale si affaccia per la prima volta nel mercato dell'intrattenimento sportivo. Per quanto riguarda Europa League la nuova Europa Conference League Sky ha acquistato l'esclusiva di entrambe le competizioni.
Ultima emittente che entra in gioco è la RAI, ma da questo punto di vista non ci sono sorprese in quanto la televisione nazionale trasmetterà la Coppa Italia, la Supercoppa italiana e le partite della nazionale, anche se Sky ha l'esclusiva per tutte e 24 le partite di Euro2020, che si disputerà dal 11 giugno all'11 luglio 2021.
Ricapitolando quindi DAZN trasmetterà tutta la Serie B e 7 partite della Serie A in esclusiva, mentre le restanti 3 saranno co-trasmesse con Sky. La piattaforma satellitare oltre questi 3 incontri trasmetterà in esclusiva Europa e Conference League, mentre co-trasmetterà 121 partite di Champions League con Mediaset. Le restanti 16 e la Supercoppa europea saranno trasmesse su Prime Video.
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