Madridista fin dal giorno della sua nascita, Emilio Butragueño è uno dei calciatori più rappresentativi del Real Madrid e della nazionale spagnola. Dotato di una tecnica incredibile e capace di giocate strabilianti, ha segnato una decade del calcio spagnolo tra la metà degli anni '80 e gli anni '90.
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Cresciuto tra le fila del Castilla, viene promosso in prima squadra nel 1984, da lì in poi diventerà il leader tecnico e spirituale del Real, conducendolo a 6 titoli nazionali, 2 Coppe di Spagna, 1 Coppa della Liga, 4 Supercoppe di Spagna e 2 Coppe Uefa. Insieme a Michel, Pardeza, Vàzquez e Sanchis forma la leggendaria quinta del Buitre, di cui era il giocatore più rappresentativo. Il soprannome El Buitre, l'avvoltoio, deriva da un gioco di parole col suo cognome. Con la nazionale spagnola non è riuscito a portare a casa alcun trofeo, ma riuscì a realizzare la bellezza di 27 reti in 69 apparizioni.
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Un giocatore straordinariamente prolifico, dal fisico minuto e dal talento spropositato, anche dopo il ritiro continua a far vivere il suo cuore madridista nelle vesti di dirigente. Il suo apporto nella storia del club è inestimabile, la sua figura e il suo periodo vincente sono stati imprescindibili per la nascita di quelli che passeranno alla storia come il Real Madrid dei Galacticos.
Non il più forte o il più famoso giocatore della storia del Real, ma sicuramente uno dei più madridisti e più iconici giocatori che hanno vestito la camiseta blanca.
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