Che la Champions League sia fucina di emozioni e grandi racconti non sarò io ribadirvelo per l'ennesima volta. Una cosa di cui spesso però ci dimentichiamo, a meno che la nostra squadra del cuore non scenda in campo, è che il giorno dopo si gioca ancora. Il giovedì infatti è da anni terra di conquista dell'Europa League, una coppa spesso bistrattata, soprattutto dalle nostre squadre, che invece riserva spesso grandi partite e ci apre ad un calcio diverso e a volte anche lontano.
La Champions League è e rimarrà sempre il palcoscenico delle stelle, il red carpet del calcio mondiale e la competizione più importante del mondo. Per emergere a volte basta una grande prestazione il mercoledì sera e la finestra di mercato successiva si è subito tempestati di chiamate dai più grandi club d'Europa. Succede spesso ed è successo anche da poco con l'Ajax dei giovani ribelli che fece fuori Juventus e Real Madrid due anni fa. Il giovanissimo capitano di quella squadra ora è uno dei pilastri difensivi della Juventus dopo essere stato eletto guida dei lancieri a soli 18 anni.
Come detto prima, una storia da Champions, ma anche la tanto sottovalutata Europa League non è da meno, anche lì si nasconde un giovane capitano già leader della sua squadra e pronto a stupire in Europa. Il giocatore esotico di oggi è il baby-capitano del CSKA Sofia, Valentin Antov.
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Il centrale bulgaro classe 2000 è nato e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del CSKA. Si, settore giovanile più o meno se a 14 anni esordisci in prima squadra. Antov infatti è già nella storia del club della capitale bulgara per essere il più giovane ad aver vestito la maglia del CSKA Sofia.
Negli ultimi due anni oltre a diventare maggiorenne, Antov si è anche preso il posto da titolare ed il premio del miglior giovane del campionato bulgaro nel 2018, entrando anche nel giro della nazionale maggiore. Infine, come ciliegina sulla torta dell'esplosiva carriera del centrale del CSKA, ad agosto è stato anche votato dai compagni come capitano della squadra (votato proprio come accade in un'altra squadra zona Amsterdam), un'investitura pesante quanto ricca di onore per un ventenne che in soli 5 anni si è conquistato la fiducia di tutto lo spogliatoio.
Ultimamente nel calcio moderno di questi giovani rampanti se ne vedono tanti, pochi però con quella determinazione e quella dedizione che fa rabbrividire anche i colleghi più esperti. Di Antov ma come anche di De Ligt, capitani giovani e intraprendenti, tutte le squadre ne avrebbero bisogno. De Ligt ora sta trovando la sua nuova casa a Torino dopo un periodo di ambientamento, Antov invece si è lanciato alla conquista dell'Europa League con il suo CSKA Sofia e per ora sembra essere destinato a rimanere lì, sottolineo per ora. Voci di corridoio infatti raccontano di emissari direttamente dall'Inghilterra venuti a vederlo varie volte. Non c'è da meravigliarsi, un difensore così farebbe la fortuna di tante difese traballanti che sono all'ordine del giorno in Premier come altrove, dove spesso si spende più per il nome che per le reali qualità di un giocatore e dove si finisce a pagare quasi 90 milioni per un difensore mediocre quando in giro c'è gente come Valentin Antov.
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