top of page

Filippo Ganna: alla scoperta di un campione

  • Immagine del redattore: Dozza Gianluca
    Dozza Gianluca
  • 22 ott 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

È possibile, a soli 24 anni, ritrovarsi sotto i riflettori delle maggiori televisioni italiane e straniere per le proprie gesta sportive? Nel caso di Filippo Ganna, . Il giovane ciclista verbanese, fresco vincitore, lo scorso sabato, della “cronometro del Prosecco” da Conegliano a Valdobbiadene, ha acquisito una grande attenzione mediatica, riaccendendo i cuori dei tifosi azzurri che da troppi anni aspettavano un ciclista che ritornasse a farli innamorare delle due ruote.



La prova contro il tempo sulle colline trevigiane nella quattordicesima tappa del Giro d’Italia, che gli è valsa la terza vittoria in questa edizione, è un’ulteriore prova della forza e del grande margine di miglioramento che può avere in futuro, sia su pista che su strada. Questo è dettato anche dai due titoli mondiali (il primo su pista, il secondo su strada), ottenuti quest’anno, rispettivamente, sull’ovale del velodromo di Berlino e sulle strade di Imola il 28 febbraio e il 25 settembre scorsi. Ma cosa rende Filippo Ganna diverso dai tanti ciclisti italiani, pur anch’essi vincenti?



Il suo segreto sta nel suo “motore”. Infatti, dopo studi scientifici, è emerso che Ganna abbia una capacità polmonare di ben 8 litri di sangue, che viene pompato dal suo apparato cardiocircolatorio. Questo gli consente di avere una grande resistenza nelle cronometro di media o lunga distanza, come ad esempio quelle di Imola e Conegliano, e di tenere un buon passo anche sulle salite dalla pendenza leggera, come quella del Valico di Montescuro, vicino Camigliatello Silano, dove il corridore del team Ineos Grenadiers è andato a cogliere in solitaria la vittoria della quinta tappa dopo una fuga di 170 km.



Una resistenza che gli ha permesso accostamenti, pur azzardati, con campioni come Indurain e Moser. Ma paragonarlo a questi due mostri sacri del ciclismo sembra alquanto prematuro, anche perché non ne ha le caratteristiche e, soprattutto, non ancora il palmares, per quanto sia già ricco di successi. La strada per migliorare, insomma, è ancora lunga. Intanto, godiamoci questo presente che porta il nome e il cognome del ciclista di Verbania: Filippo Ganna.

Comentarios


bottom of page