Domenica 15 novembre 2020 Lewis Hamilton potrebbe diventare per la settima volta campione del mondo, un traguardo che gli permetterebbe di diventare il più titolato insieme a Micheal Schumacher. Dopo aver ottenuto il record di vittorie in Formula 1 il britannico vorrà anche raggiungere questo obiettivo, che rappresenterà (perché è ormai cosa certa) un’altra ennesima dimostrazione di forza e determinazione a massimi livelli, da parte di un pilota che non smette mai di essere il più veloce, aiutato anche da una scuderia dominante.
Se qualcuno volesse fare l’avvocato del diavolo però, potrebbe dire che Hamilton arriverà ad eguagliare ancora Schumacher senza dover superare un vero e proprio ostacolo: è palese come il numero 44 non abbia alcun rivale nella corsa per il Mondiale e che ormai sia solo questione di tempo, anche breve in realtà. Al termine della gara il pilota Mercedes sarà campione del mondo con le, più probabili, seguenti combinazioni: vincitore del Gran Premio, secondo con Bottas primo ma senza il punto del giro veloce oppure terzo o quarto con Bottas secondo. Le altre possibilità sono decisamente più remote poiché, in condizioni di macchina ottimali, è quasi impossibile vedere entrambe le Mercedes indietro in gara. Inoltre a parità di punti il titolo andrebbe lo stesso ad Hamilton, per via del maggior numero di GP vinti.
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Il Gran Premio di Turchia (partenza alle 11:10 italiane), rappresenterà l’ultimo dei grandi ritorni nello strano calendario 2020, visto che le ultime tre gare saranno in Bahrain e ad Abu Dhabi, piste ormai presenti da più di dieci anni. L’ultima volta che la F1 corse ad Istanbul Park fu nel 2011 e a vincere fu Sebastian Vettel, ma nel complesso il pilota più vincente su questo splendido tracciato è Felipe Massa, protagonista assoluto con ben tre successi consecutivi (dal 2006 al 2008) su un totale di sette edizioni del Gran Premio. Tutti gli appuntamenti sono stati disputati ad Istanbul Park, disegnato da Hermann Tilke, spesso accusato di progettare i cosiddetti “tilkodromi”, ovvero piste poco emozionanti e ultra moderne, oltre che distanti a livello affettivo dalla F1.
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Nonostante ciò, in questo specifico caso il lavoro dell’architetto tedesco è stato straordinario, poiché questo tracciato è veramente splendido. La prima staccata è una sinistra di media velocità, dopo la quale si percorre in pieno curva due con la macchina sul cordolo interno, per poi salire ed affrontare un’altra curva veloce a sinistra. Più lenta la quattro, in discesa come la successiva, in entrambe sarà difficile trovare il giusto punto di frenata e i bloccaggi potranno essere frequenti. Molto importante l’uscita da curva cinque, per via dell’allungo che precede la sesta staccata di Istanbul Park, caratterizzato da molti punti di accelerazione e perciò circuito dove sorpassare non dovrebbe essere difficile.
La sette è in salita verso destra e anticipa la famosissima curva otto, una delle più suggestive da fare in Formula 1: è una curva lunghissima verso sinistra, con ben quattro punti di corda. Nelle edizioni passate percorrerla a gas spalancato era cosa non da poco, mentre con le monoposto attuali dovrebbe essere decisamente più semplice. Dopo questa splendida sezione si giunge alla chicane di curva nove e dieci, una sinistra-destra dove si entra ad una velocità relativamente bassa, ma dalla quale si esce forte. Segue un altro punto di accelerazione che precede curva undici da effettuare in pieno, per poi frenare forte per la staccata dodici dove potremmo assistere a molti attacchi dopo il lungo rettilineo. Come detto, questa curva è molto impegnativa per i freni ed è la terzultima del tracciato, seguita infatti da una destra ed un’altra sinistra, che chiudono un giro ad Istanbul Park.
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Difficile dire chi potrà fare bene in questo weekend di gara, visto che è un circuito dove veramente pochi hanno corso in F1 (della griglia attuale solo Vettel, Hamilton, Raikkonen e Perez), ma sicuramente i vari Verstappen e Leclerc metteranno tutto il loro talento per colmare questo piccolo gap di esperienza con i più navigati. Certamente il favorito sarà Hamilton e la sensazione è che domenica, ancora una volta, tutti quanti assisteremo all’ennesima conquista del britannico, già leggenda della Formula 1.
Il campionissimo Mercedes non ha avuto grandi impedimenti nel raggiungimento dei sette Mondiali, ma alla fine (soprattutto nel motorsport) sono i numeri a parlare. Tra vent’anni Hamilton verrà ricordato per quanto ha vinto, non per contro chi ha vinto e in tal senso una risposta dalla Ferrari in termini di competitività non sarebbe male. Ovviamente resta difficile, almeno nell’immediato, immaginare una Rossa talmente forte da battere le monoposto di Toto Wolff, ma la speranza deve essere l’ultima a morire, soprattutto in ottica 2021. Nel frattempo tornando alle certezze del presente, nel Gran Premio di Turchia la F1 quasi sicuramente celebrerà per la settima volta la leggenda di Lewis Hamilton.
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