Mancano 7 giorni al via del Gran Premio del Bahrain, prima tappa di un Mondiale lungo ben 23 gare, un calendario mai così pieno di appuntamenti. Come di consueto i team hanno svolto i regolari test pre-stagionali e stavolta lo hanno fatto proprio sul circuito di Sakhir, mentre solitamente la tappa scelta era quella del Montmelò di Barcellona.
I giorni a disposizione sono stati soltanto 3, da venerdì 12 a domenica 14 marzo, ma abbiamo avuto modo di vedere cose interessanti. Il team da battere sarà ovviamente la Mercedes, la quale però non ha avuto un avvio felice, visti i problemi evidenziati il primo giorno e mezzo, difficoltà legate soprattutto al posteriore e alla sua tenuta. Il team Campione del Mondo in carica dal 2014 ha però progressivamente recuperato e sembrerebbe pronto ad un’altra stagione vincente, nonostante Lewis Hamilton abbia spostato l’attenzione sulla Red Bull per la gara d’esordio della stagione.

Proprio la scuderia austriaca ha in effetti mostrato la propria forza, facendo vedere ritmo e costanza sia da parte di Verstappen che di Perez, apparso solido e veloce. Un ottimo avvio del Mondiale da parte della Red Bull potrebbe infatti non sorprendere, viste le capacità dei due piloti ed in generale della monoposto, apparsa costantemente come seconda forza nella passata stagione. La sensazione è che però alla lunga la Mercedes tornerà a dominare, lasciando ben poco agli avversari.
La McLaren, dopo aver raggiunto un gran terzo posto nel Mondiale costruttori, è risultata molto veloce e competitiva ed ha mostrato di voler ripartire da dove aveva lasciato, sorprendendo per la costanza già dimostrata. Daniel Ricciardo potrà poi dare una mano in più con il suo talento e la sua esperienza, senza dimenticare il giovane Norris, ormai alla terza stagione consecutiva alla guida della monoposto britannica.
L’Aston Martin, tornata in F1 dopo tantissimi anni, ha fatto parlare di sé per la bellissima livrea e per il fondo utilizzato si è trovata in difficoltà col consumo gomme. Oltre a ciò c’è da aggiungere che il team è stato tra i meno presenti in pista, nello specifico per via di alcuni problemi al cambio riscontrati sulla vettura di Vettel, appena arrivato dopo i 6 anni in Ferrari. Problematiche a parte, l’ex Racing Point sembra essere un’ottima monoposto e potrà dire la sua per il terzo piazzamento nel Mondiale.

Un’altra scuderia con il nome completamente rinnovato è l’Alpine F1 Team, evoluzione della Renault che tanto bene ha fatto in alcuni momenti della passata stagione. Come per l’Aston Martin la livrea è bellissima e la squadra erede della marca francese schiererà un campione vero: Fernando Alonso, tornato dopo due stagioni senza presenze in F1 e deciso a dare tutto per ottenere il podio e chissà, magari altro. Il suo compagno Esteban Ocon è avvisato.
Diversa la situazione in casa Ferrari; la Rossa è chiamata ad un riscatto dopo la passata stagione, a dir poco disastrosa. Ad ogni modo il gap creatosi verso Mercedes e Red Bull non sembra essere recuperabile per questo Mondiale, ma il motore ha dato segnali positivi e la competitività sarà maggiore, come anche evidenziato dagli altri motorizzati Ferrari. Leclerc e Sainz hanno girato moltissimo in questi test, dimostrando la voglia di alzare la prestazione e di fornire dati alla scuderia, che però ha faticato sul passo gara.

Rimanendo in Italia, l’Alpha Tauri, di Faenza, è stata forse la squadra più in forma dei 3 giorni in Bahrain, mettendosi in luce costantemente e dimostrando di avere dei piloti niente male: il vincitore di Monza 2020, Gasly, affiancato dal rookie Tsunoda, apparso veloce e per nulla timido in pista. L’Alfa Romeo ha portato un nuovo musetto, passando da quello largo in stile Ferrari ad uno più stretto. In generale si è notato un bel passo avanti e magari il team potrà sperare in una presenza maggiore nella zona punti, al contrario della Haas che ha subìto poche migliorie.
Lo stesso team principal Guenther Steiner ha affermato che la scuderia americana vorrà spendere molte risorse per il 2022, anno nel quale avverrà il cambio di regolamento e si potranno portare monoposto quasi completamente nuove. Si prevede un annata d’esordio difficile per Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Buone notizie da casa Williams, invece: dopo due anni senza punti nella classifica costruttori, la casa inglese sembrerebbe avere più chance di concludere senza quel brutto 0 in graduatoria e, complice anche la staticità della Haas, la Williams se la giocherà con l’Alfa Romeo.
La prima gara si sta avvicinando e a breve i dubbi e le perplessità dei test lasceranno spazio ai verdetti inequivocabili della pista. Il 28 marzo si parte col Gran Premio del Bahrain, finalmente.
Comentarios