Scene inequivocabili.
Il dito medio di Antonio Conte, gli insulti di Andrea Agnelli, le sgridate di Leonardo Bonucci, il continuo rimbeccarsi da una panchina all'altra. Non si può dire che Inter e Juventus abbiano vissuto d'amore e d'accordo la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Peraltro per i nerazzurri una coppa complicata per i nervi, visto anche il litigio piuttosto acceso di Lukaku con Ibrahimovic nei quarti.
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Certi ex fanno dei giri immensi solo per odiarsi. Che non ci sia più stima e amore tra Conte e la società bianconera è risaputo. Nonostante il tecnico avesse tentato in tutti i modi di tornare, stoppato dall'intervento di John Elkann - eminenza grigia eppure potentissima della Juventus. Nel dopo Allegri infatti l'attuale allenatore dell'Inter aveva provato a sfruttare le proprie conoscenze per cercare di ritornare a Torino dalla porta principale dopo essersene andato sbattendo la porta.
Conte infatti è sempre apparso come quel marito stufo della routine che lui stesso ha imposto alla moglie. Le frasi le conosciamo tutte: "ci vorranno anni prima che un'italiana arrivi in finale di Champions" e "Non si può mangiare con dieci euro in un ristorante da cento euro" facevano notizia solo per celare la sua medietà, la sua incapacità di essere davvero un allenatore vincente e non solo un abile motivatore di campionissimi. Non è un caso che dodici mesi dopo Allegri raggiungerà sia la finale di Champions che lo scudetto con la stessa rosa, mostrando una superiorità disarmante.
Non è neanche un caso che Conte abbia confermato gli stessi problemi di quel (ormai) lontano 2014. Lamentele, atteggiamenti fuori dagli schemi, dichiarazioni fuori luogo, piagnistei. Conoscono molto bene tutto questo sia i tifosi italiani, che quelli del Chelsea, che quelli dell'Inter. Dopo l'uscita dalla Champions League, ora anche quella dalla Coppa Italia.
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La formazione neroazzurra non è stata in grado di superare l'ostacolo Juventus, nonostante 90 minuti all'attacco. E allora eccolo il nervoso, con un Conte in versione mattatore in panchina e la dirigenza juventina che lo becca dagli spalti. Anche perché senza pubblico si sente tutto, e così rimbombano i non certo edificanti epiteti di Andrea Agnelli, la moglie ferita che insulta l'ex marito. Uno scazzo che allarga la distanza tra le due parti, che continueranno ancora ad odiarsi fino alla fine dell'anno: metti che ci sia qualcosa da dire anche per l'assegnazione dello scudetto.
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