Di città calcistiche nel mondo ce ne sono tantissime, da Buenos Aires a Roma, passando per Milano, Madrid e Lisbona, il nostro pianeta è pieno di metropoli dove il calcio è molto più che uno sport.
Anche in Inghilterra, dove il calcio è stato inventato, le stracittadine sono all'ordine del giorno. Manchester per esempio vive un derby sentitissimo, uno scontro tra diverse correnti di pensiero calcistico e non solo, materializzato nella sfida tra City e United. Più a sud invece, nella capitale, di derby ce ne sono tantissimi, il simbolo della Città del Calcio (e qui mi perdoneranno i puristi del futbol sudamericano) con la c maiuscola. Ma oltre a Londra e Manchester c'è un'altra città inglese che vive una rivalità che spezza in due un'intera popolazione, Liverpool.
A Liverpool o sei da una parte o dall'altra, non c'è scelta. O sei uno dei Reds o vieni accolto nella calda famiglia dei Toffees, fin dalla nascita gli amanti del calcio a Liverpool respirano una rivalità che li accompagnerà per tutta la vita. E se si è sempre parlato della parte più blasonata della città, quella del You'll Never Walk Alone, delle Champions League e delle leggende, oggi vogliamo portavi alla scoperta dell'altra faccia di Livepool per capire anche chi sono "gli altri" del derby del Merseyside, oggi sotto la guida di un certo Carlo Ancelotti.
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LOGO
Lo stemma dell'Everton, come moltissime altre squadre inglesi, è strettamente legato alla sua città. Da un'idea di Theo Kelly, amministratore delegato e futuro presidente del club, nel 1937 l'Everton abbandona il semplice scudetto biancoblu e inserisce nel logo la Prince Rupert's Tower, monumento caratteristico del quartiere di Everton utilizzato in passato come una cella.
Insieme alla caratteristica torre, nel nuovo logo della squadra di Liverpool vengono inserite anche due corone dall'alloro, simbolo dell'araldica tradizionale inglese, e la scritta in latino "Nil Satis Nisi Optimum", traducibile in "Niente è sufficiente, se non il meglio" (concettualmente molto simile a quello che diventerà il mantra di un famoso club italiano).
Il logo dell'Everton è rimasto pressochè lo stesso nel corso della sua lunga storia, ad eccezzione della stagione 2013-2014, quando la collaborazione con Nike portò alla creazione di uno stemma più stilizzato e senza alcuni dei simboli storici del club. Questo porto ad una mobilitazione online dei tifosi che chiesero a gran voce il ritorno al vecchio logo. Il logo disegnato con Nike, non proprio un'opera d'arte, venne rapidamente abbandonato la stagione seguente in favore dell'attuale stemma.
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ALTRO
Da sempre i tifosi dell'Everton sono conosciuti ovunque come i Toffees, ma da dove deriva questo soprannome? Il nome risale al trasferimento all'attuale casa dell'Everton, lo storico Goodison Park. Nonostante le leggende metropolitane intorno a questo evento siano numerose, la più ricorrente racconta che il soprannome sia ispirato ad un negozio di dolciumi nei pressi dello stadio, il Toffee Lady Shop, sempre aperto durante le partite dei biancoblu.
Altre versioni narrano invece che durante le partite proprio la Toffee Lady distribuisse dolciumi, tipici di Liverpool, per tutto il campo. Infine Toffee era anche il soprannome che si dava ai tantissimi immigrati irlandesi che nel dopoguerra si erano trasferiti a Liverpool, non a caso tutti fedelissi tifosi dell'Everton.
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Oltre ad aver dato al club lo storico soprannome, Godison Park è stata la storica casa dei biancoblu, un vero fortino dove chiunque aveva paura di giocare, soprattutto i cugini Reds. Non penso ci siano dubbi, se chiedete ad un tifoso del Liverpool quale sia il peggior stadio dove è andato in trasferta vi rispondera sicuramente "proprio la, dietro l'angolo".
Anche le più grandi storie d'amore, soprattutto nel calcio moderno, hanno una fine e anche l'Everton porrà fine alla sua. "The Great Old Lady", come la chiamano i Toffees, sta per arrivare al capolinea dopo oltre 110 anni di servizio. Il club ha già preventivato un nuovo stadio che sorgerà nel Bramley-Moore Dock, nel sobborgo di Vauxhall.
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Non deve essere facile la vita del Toffee, sorpattutto in periodo come questo dove, dall'altra parte, si vincono campionati e Champions League. Non per questo però l'Everton è una squadra di seconda fascia solo perchè meno vincente dei cugini Reds, anzi.
Soprattutto negli ultimi anni, dopo tanti investimenti più o meno fallimentari, il club sembra aver trovato finalmente una buona strada grazie ad acquisti mirati e a quella vecchia volpe di Carletto Ancelotti e per il Liverpool il Merseyside è tornato ad essere un derby tiratissimo dove "l'altra faccia di Liverpool" gioca ogni singolo istante con il cortello tra i denti per i suoi tifosi e per tutto ciò che l'Everton rappresenta.
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