Il Gran Premio di Russia 2020 è iniziato ancor prima del semaforo rosso che di consueto fa trattenere il respiro ai tifosi sparsi in tutto il mondo. Il pole man Lewis Hamilton è stato, infatti, investigato dai commissari FIA prima del giro di formazione, per aver parcheggiato la sua Mercedes W11 in un luogo (qualche metro dopo l'uscita dalla corsia box) vietato. In seguito il britannico ha provato la partenza proprio dalla zona incriminata, per poi schierarsi in griglia per il solito giro di formazione; dunque al momento dell'accensione del semaforo il sei volte campione del mondo era ancora sotto indagine.
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Alla partenza buono spunto proprio del pole man, anche se insidiato all'esterno in curva due dal compagno di squadra Valtteri Bottas, abbastanza deciso nel provare l'attacco, rivelatosi poi comunque inefficace. Bravo, ad ogni modo, il finlandese a sorpassare Max Verstappen, partito secondo e con l'obiettivo di prendere la scia della monoposto di Bottas, mossa che però non si rivela particolarmente efficace. Mentre i tre superano indenni la prima staccata, nel gruppo dietro i contatti non mancano di certo: Carlos Sainz, nel tentativo di riprendere la posizione sul compagno Lando Norris in seguito ad un sorpasso deciso, andando fuori pista e cercando di rientrarvi, sbatte violentemente contro il muro alla sinistra di curva due, dove sono posizionati dei paletti utili a definire lo spazio da sfruttare per rientrare in gara. La McLaren dello spagnolo invade poi pericolosamente la pista dopo l'impatto, fermandosi molto vicina al compagno Norris e alla Ferrari di Sebastian Vettel.
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Qualche secondo dopo un altro incidente: Charles Leclerc, nel tentativo di sorpassare Lance Stroll in curva tre, tocca il pilota Racing Point che si stava difendendo all'esterno, il quale perde il controllo della propria monoposto, andando ad impattare contro il muro a destra in uscita di curva; la race direction decide così di mandare in pista la Safety Car. Al giro 7 la ripartenza con un generale mantenimento delle posizioni da parte di quasi tutti (esclusi i piloti richiamati ai box per montare le gomme dure durante il regime di Safety Car). Non appena ripresa la gara, però, la race direction decide di penalizzare Hamilton dopo la precedente investigazione, comminandogli una pesantissima sanzione: dieci secondi (cinque più altri cinque per via di una doppia violazione al regolamento) da aggiungere al tempo di gara. Al giro numero 17 il britannico viene richiamato ai box per il pit stop e per scontare la penalizzazione, rientrando poi in decima posizione, alle spalle di Vettel, sorpassato dal pilota Mercedes due giri dopo.
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Le Ferrari si fermano più tardi degli altri, con Leclerc in gara per il sesto posto e Vettel (al decimo) a battagliare con le Renault prima del proprio pit stop che lo porterà dietro Giovinazzi, in quindicesima posizione. Dopo la sosta, il monegasco riesce a restare dietro a Ricciardo (peraltro penalizzato di cinque secondi per non aver rispettato i famosi paletti di curva due). La rimonta di Hamilton viene favorita dai pit stop dei piloti davanti, con l'inglese ora terzo dietro i soliti Bottas e Verstappen, mentre nelle posizioni meno nobili Vettel riesce a superare Grosjean con un contatto alla prima staccata, per mettersi a caccia di Giovinazzi e Magnussen, senza però riuscirci. Nel frattempo, Norris, Gasly e Albon danno spettacolo grazie a sorpassi continui per la nona, decima e undicesima posizione, prima del pit stop dell'inglese della McLaren.
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Al giro 53 la bandiera a scacchi accoglie Valtteri Bottas sul traguardo per la seconda volta in stagione, dopo che il finlandese aveva aperto il Mondiale con la vittoria in Austria. Secondo e autore di un'altra grande gara, Verstappen, che precede Hamilton, comunque terzo nonostante la penalità, ma senza eguagliare il record di vittorie di Micheal Schumacher. Dietro all'inglese seguono Perez, le due Renault di Ricciardo e Ocon con in mezzo un grande Leclerc, le Alpha Tauri e Albon; senza punti Giovinazzi, Magnussen, Vettel, Raikkonen (per l'ultimo campione del mondo Ferrari agganciato Barrichello come pilota con all'attivo più GP di F1), Norris e le due Williams di Latifi e Russell tra le quali chiude Grosjean.
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Grazie al secondo successo stagionale Bottas riduce a 44 i punti di distacco da Hamilton e allunga su Verstappen di altre 8 lunghezze, per via del giro veloce in gara ottenuto proprio nel corso dell'ultimo passaggio. Il prossimo Gran Premio si svolgerà domenica 11 ottobre e si terrà sul celebre circuito del Nurburgring (ovviamente conformazione GP-Strecke), che tornerà ad ospitare una gara di F1 dopo il 2013. Sarà nella terra di Schumi e della Mercedes che Hamilton agguanterà il record appartenente proprio al Kaiser?
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