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Bandiera a scacchi: Gran premio del Portogallo

Barbuzzi Giacomo

Il Gran Premio del Portogallo è stato un vero e proprio spettacolo, al quale non è mancato niente: sorpassi, record infranti, errori e tanta azione in pista. La speranza è quella di rivedere presto l’appuntamento di Portimao, con il calendario della prossima stagione ancora da definire e quindi con il desiderio che la FIA premi la bellezza del tracciato, oltre che l’emozione dell’evento in sé, assente da troppo tempo nel Mondiale.



Il primo giro ha dell’incredibile: Hamilton parte bene dalla pole e riesce a tenersi dietro Bottas, sorpassato anche da Verstappen che, ripreso poi dal finlandese, tocca con l’anteriore destra Perez (il quale, dopo il ruota a ruota tra il secondo e il terzo, ha provato proprio ad attaccare l’olandese). Il pilota Racing Point si gira ed esce di pista, mentre Leclerc, dopo aver perso varie posizioni in partenza, si ritrova attaccato alle due McLaren, partite benissimo e aiutate dalla gomma rossa e dalle gocce di pioggia cadute nel corso dei secondi iniziali. In particolare Carlos Sainz è stato autore della sua miglior partenza, lo spagnolo infatti, si ritrova addirittura in testa alla fine del secondo passaggio sul traguardo, dopo il controsorpasso di Bottas su Hamilton. Da segnalare anche la super partenza di Kimi Raikkonen, ritrovatosi persino davanti a Ricciardo e Leclerc e quindi sesto.



Al giro 6 Bottas si rimette in testa, prendendo l’esterno a Sainz in curva uno; lo spagnolo verrà poi attaccato con successo da Hamilton al passaggio numero 7 e poi, ancora, da Verstappen, mentre Leclerc supera proprio Raikkonen, per la sesta casella. Al giro 18 Stroll prova un sorpasso disperato ai danni di Norris in settima posizione: il canadese attacca all’esterno il pilota McLaren, ma viene toccato dal diretto interessato e rovina l’ala del britannico. Entrambi si fermano ai box e vengono messi sotto investigazione da parte dei commissari, i quali decidono giustamente, di punire il pilota Racing Point con cinque secondi di penalità, che diventeranno dieci per via dei molteplici avvertimenti nei confronti del canadese, colpevole di aver oltrepassato troppo spesso i limiti della pista. A cavallo tra i giri 19 e 20 Hamilton apre il DRS e prende la scia del compagno di squadra, il quale cerca in tutti i modi di difendere la prima posizione, ma nulla può nei confronti del sei volte campione del mondo, che torna leader della corsa. Nello stesso passaggio Gasly supera agevolmente Sainz in quinta; il prossimo pilota Ferrari si ferma poi ai box e passa alle gomme medie, per ritrovarsi vicino a Raikkonen col quale ingaggia il duello per la decima posizione, messa in cassaforte nonostante la resistenza del campione del mondo 2007.



Perez e Ocon, quando si è ormai giunti al giro 35, decidono di dare vita ad un ruota a ruota durato perlomeno cinque curve e conclusosi con il definitivo sorpasso del messicano, ora quinto dietro a Leclerc (in rimonta dopo una partenza non proprio brillante e con il pit stop per mettere gomma dura già effettuato). Dieci passaggi dopo Gasly supera anche Ricciardo, inserendosi tra le due Renault in settima. A tre giri dalla fine Perez si deve difendere proprio dal francese dell’Alpha Tauri, finito davanti a Sainz per via delle due soste dello spagnolo, il duello non ha però fine: stavolta la manovra viene portata a compimento ed anzi, il numero undici viene attaccato e sorpassato anche da Sainz.



Si giunge così alla fine del Gran Premio del Portogallo e il vincitore è Lewis Hamilton, che con il 92esimo successo della sua carriera supera Micheal Schumacher come pilota più vincente di sempre. Segue, per una doppietta Mercedes, Bottas, succeduto da Verstappen e Leclerc, davanti a Gasly, Sainz, Perez, le Renault di Ocon e Ricciardo ed un Vettel in rimonta dalla quindicesima posizone in griglia. Arrivano senza punti Raikkonen, Albon, Norris, Russell, Giovinazzi, le Haas di Magnussen e Grosjean, Latifi e Kvyat. Unico ritirato Lance Stroll, mentre il giro veloce va ad Hamilton che con questo successo è sempre più vicino al settimo titolo Mondiale.


Il Gran Premio del Portogallo è stato veramente un appuntamento ricco di emozioni ed ha evidenziato come la Ferrari sia un pochino migliorata, grazie ai continui aggiornamenti portati da Maranello: questo è stato infatti uno dei pochi weekend positivi in un’annata altrimenti poco entusiasmante per una scuderia solitamente abituata a ben altre prestazioni; ad ogni modo, Ferrari a parte, sarebbe un peccato che la Formula 1 non torni sin dalla prossima stagione a calcare il circuito di Portimao, che con i suoi continui sali e scendi ha regalato spettacolo in pista.

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