Ad Imola è andata in onda una delle gare più belle della storia recente della F1 e a vincere è stato un grande Max Verstappen. Le emozioni ci hanno accompagnato per tutto il Gran Premio e, complice la pioggia, il secondo appuntamento iridato del 2021 ha migliorato l’ottimo esordio in Bahrain, già decisamente al di sopra della sufficienza.
Le precipitazioni hanno subito mescolato le carte in tavola, portando i piloti a puntare perlopiù sulle gomme intermedie, tranne per alcuni pochi temerari che hanno optato per quelle da bagnato. A partire benissimo è stato Verstappen che ha immediatamente scartato il compagno di scuderia Perez e poi ha attaccato Hamilton alla prima variante, stringendo il britannico sul cordolo interno e completando così l’attacco. Il 7 volte Campione del Mondo ha riportato dei leggeri danni sull’ala anteriore sinistra, cosa che lo ha portato a faticare nelle prime battute contro un ottimo Leclerc, in terza posizione dopo il sorpasso su Perez.
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Passato appena un giro è però subito Safety Car: Latifi prima esce di pista, poi rientrando si trova affiancato a Mazepin e perde la propria monoposto nel contatto col russo, innocente e con quasi metà macchina sull’erba per mancanza di spazio. L’impatto con le barriere ed il conseguente ritiro sono inevitabili. Nel corso del regime di Safety Car succede anche dell’altro, visto che la Haas si rende ancora protagonista in negativo, con Mick Schumacher che finisce a muro e perde l’ala anteriore e, nel frattempo, Perez sorpassa illegalmente Ricciardo e Gasly, i quali avevano guadagnato la posizione del messicano, finito fuori e rientrato in seguito in pista. Successivamente la direzione gara lo penalizzerà di 10 secondi, scontati poi nel corso del pit stop.
La corsa riparte al giro 6 e Hamilton si trova subito insidiato da Leclerc, mentre Sainz da vita ad una grande lotta con Gasly, Norris, Bottas e Stroll per la zona bassa dei punti. Il più veloce del gruppo sembra essere Norris, che risale la mischia e arriva appena dietro il compagno di squadra Ricciardo, proprio con Sainz in difficoltà e protagonista di alcune uscite di pista comunque innocue. Ad avere problemi è anche Gasly, partito con le gomme da bagnato e ora calato di prestazione; il francese viene rapidamente ripreso dal gruppo dei piloti fuori dalla zona punti e l’Alpha Tauri opta per l’ovvio pit stop. Un altro pilota colpito da una penalità è Vettel, sanzionato con 10 secondi per non essersi presentato in griglia con gli pneumatici montati entro il tempo limite stabilito, decisione che si aggiunge al problema iniziale ai freni posteriori, imprevisto che lo ha fatto partire dalla corsia box.
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Al giro 28 Verstappen effettua il cambio gomme e passa alle slick, mentre Hamilton diventa leader del Gran Premio, ma soltanto per un minuto. La sosta del britannico è rallentata dall’anteriore destra, che da problemi ad uscire e che costringe il numero 44 a rientrare dietro all’olandese. Passano soltanto 2 giri ed arriva il colpo di scena: proprio Lewis Hamilton è vittima di uno dei suoi rarissimi errori ed esce di pista, perdendo numerose posizioni e rovinando l’ala, per l’impatto leggero con le barriere. Il pilota Mercedes viene però praticamente graziato, perché il suo compagno di squadra rimane coinvolto in un duro incidente con Russell, il quale tentando il l’attacco all’esterno, passa sull’erba e colpisce il finlandese; l’impatto è fortissimo, ma fortunatamente entrambi ne escono illesi. I duellanti si ritirano ed inizialmente la direzione gara opta per la Safety Car, ma successivamente viene esposta la bandiera rossa, dunque la gara è sospesa.
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Alla ripartenza Norris supera Leclerc per la seconda piazza e Tsunoda si gira, mentre Hamilton lo mette sotto pressione. Poco dopo è Perez a compiere un errore, che gli costa diverse posizioni e mette la parola fine alle sue speranze di ottenere un podio. Nel frattempo, giro dopo giro, il leader della corsa incamera un vantaggio importante sui piloti che lo seguono e si allontana da possibili rischi, concentrandosi sulla propria fuga.
Giovinazzi intanto, che corre in casa, è per l’ennesima volta vittima della sfortuna: il pilota pugliese è richiamato ai box per via di un problema ai freni posteriori, mentre era in nona posizione e torna in gara molto indietro. Prosegue la rimonta di Hamilton, che supera in sequenza Stroll, Ricciardo, le Ferrari e Norris, portandosi così al secondo posto e guadagnando anche il punto per il giro veloce. A vincere è però Verstappen, che accorcia il divario dall’inglese, ora leader del Mondiale per una sola lunghezza. Completa il podio Norris, con alle spalle le Rosse di Leclerc e Sainz, poi Ricciardo, Stroll, Gasly, Raikkonen e Ocon per gli ultimi punti a disposizione. Il Mondiale di Formula 1 è appena iniziato ma già si fa sul serio, perché mai come quest’anno ogni punto potrà pesare molto. Inoltre ad Imola Verstappen ed Hamilton hanno dimostrato fino a che punto arriveranno pur di battere l’altro.
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