Il primo sabato di qualifiche della stagione di Formula 1 si è aperto con l’inaspettata esclusione nella Q1 di Sebastian Vettel, all’esordio con l’Aston Martin. Il tedesco è stato rallentato dalla doppia bandiera gialla causata da Mazepin e Sainz e non ha potuto accedere alle successive sessioni, classificandosi diciottesimo, poi penalizzato per non aver rallentato il necessario nei pressi della zona incriminata.
In particolare il comportamento dell’esordiente russo ha fatto discutere, visto che il pilota della Haas ha sorpassato delle vetture nel giro di lancio (cosa considerata scorretta) e per di più alla prima curva si è girato, causando la bandiera gialla e quindi costringendo gli altri a rallentare. Insieme a Vettel a mancare la Q2 sono stati Ocon, Latifi, Mick Schumacher e lo stesso Mazepin. Un’altra eliminazione a sorpresa è avvenuta proprio nella seconda prova di qualifica: Sergio Perez, all’esordio in Red Bull, si è classificato soltanto undicesimo, seguito da due ottimi Giovinazzi e Tsunoda, poi da Raikkonen e Russell. Successivamente si è assistito ad una Q3 a dir poco equilibrata, con Verstappen favorito per la pole. L’olandese, dominante nelle prove libere del venerdì e del sabato, non ha disatteso le aspettative ed ha conquistato la sua quarta partenza dal palo, segnando un 1’28”997. A seguire il pilota Red Bull è stato un sempre velocissimo Hamilton. Dietro ai favoriti si sono piazzati Bottas e un grande Leclerc, motivato anche da una migliorata Ferrari, poi Gasly (l’Alpha Tauri in questa stagione si toglierà belle soddisfazioni), Ricciardo, Norris, Sainz, che è stato davanti a Leclerc in tutte le sessioni precedenti, ma ha commesso una sbavatura nel momento decisivo e si è classificato solo ottavo. A completare le prime 5 file la sorpresa Alonso e poi Stroll in decima.
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La domenica del Gran Premio del Bahrain riserva subito una sorpresa nel giro di formazione: la Red Bull di Perez si spegne all’improvviso, costringendo il messicano a partire dalla pit lane. Verstappen invece parte bene e riesce a tenere dietro Hamilton, mentre alle loro spalle Leclerc supera Bottas dopo curva 4, prendendosi la terza posizione. Nel frattempo Mazepin si gira e finisce contro le barriere, incidente che provoca l’entrata in pista della Safety Car.
Al rientro della vettura di sicurezza Norris supera Gasly, il quale entra a contatto con Ricciardo e perde l’ala anteriore. Il pilota numero 10 è richiamato ai box per la sostituzione del musetto e viene esposto il regime di Virtual Safety Car, anche per uno spin di Schumacher. Al giro 8 Norris e Leclerc danno vita ad un gran duello, vinto poi dal britannico, che si porta in quarta posizione, mentre Stroll attacca Alonso con successo. Dopo qualche passaggio Hamilton rientra per il cambio gomme e passa alle hard, ma Verstappen non si ferma subito e, a pit stop eseguito, torna in pista dietro al 7 volte Campione del Mondo.
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Se Mercedes e Red Bull sono impegnate nel campo delle tattiche per la vittoria finale, Ferrari, Aston Martin e Alpine si danno battaglia con i sorpassi tra Sainz, Vettel e Alonso: il primo in piena lotta per ottenere punti, il secondo nel tentativo di rimontare ed il terzo per cercare di non perdere posizioni, cosa che invece avviene. Al giro 29 Hamilton è chiamato nuovamente al cambio gomme, conferma la scelta delle hard e torna alle spalle di Verstappen, il quale dopo aver effettuato il primo pit stop ne esegue un altro 11 passaggi dopo il suo diretto rivale.
L’olandese è ora chiamato a spingere al massimo per raggiungere e sorpassare il numero 44. In effetti il recupero è evidente e il figlio d’arte entra in zona DRS grazie ad un lungo di Hamilton. Al giro 53 avviene l’attacco: Verstappen prova il sorpasso esterno in curva 1, ma la difesa del campione in carica è magistrale, visto che resiste al primo tentativo ed alla seconda staccata porta regolarmente fuori con tutte le ruote il suo avversario.
Il sorpasso è di fatto avvenuto, ma la Red Bull chiede al suo pilota di lasciare la posizione ad Hamilton, che torna primo e vi rimane fino a fine gara, nonostante gli ultimi tentativi di Verstappen. La Red Bull non è esente da colpe, sia per la strategia rivedibile che per la decisione riguardante il sorpasso del proprio pilota; la direzione gara ha infatti reso noto, prima della corsa, che non avrebbe preso provvedimenti particolari per il superamento dei limiti dopo curva 4. Vince dunque Lewis Hamilton, seguito da un deluso Verstappen e da un anonimo Bottas. Alle spalle dei piloti sul podio si classificano Norris, Perez (autore di una straordinaria rimonta), Leclerc, Ricciardo, Sainz, Tsunoda e Stroll. Fuori dai punti Raikkonen, Giovinazzi, Ocon, Russell, Vettel e Schumacher, mentre i ritirati sono Gasly, Latifi, Alonso e Mazepin.
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