Bandiera a Scacchi: Gran Premio d'Italia
- Tellurio Matteo
- 6 set 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Vi ricordate delle Wacky Races? Le celebri corse più pazze del mondo animate da Hanna-Barbera piene di colpi di scena fuori di testa e delirio. Bene questo Gran Premio d'Italia 2020 potrebbe rientrare benissimo in un episodio del famoso cartone animato statunitense. Tra incidenti e penalità abbiamo vissuto uno dei gran premi più inaspettati degli ultimi anni che ci ha regalato un podio inedito e assolutamente fuori da ogni previsione.

Al via il solito Lewis in Pole fa il vuoto ma dietro di lui Bottas canna completamente lo start perdendo numerose posizioni e lamentando problemi inesistenti. Subito bene invece Sainz che, dopo la ottima terza posizione di ieri, si conferma velocissimo. Scomparse invece le Red Bull, Max oggi anche in lotta con una macchina che non c'è mai stata per tutto il weekend e Albon come al solito dietro all'ingombrante compagno di squadra. Dopo poco ci saluta Sebastian Vettel, già 17esimo vista la disastrosa qualifica di ieri, viene costretto al ritiro a causa di un problema ai freni. Quando la gara sembrava stabilizzarsi però, l'arrivo di una Safety Car ha cambiato il destino di tutto il Gran Premio.

Magnussen parcheggia la sua Haas vicino alla corsia dei box costringendo i commissari a chiamare fuori la Safety Car. Hamilton si fionda ai box per cambiare le gomme come da copione ma è l'unico a farlo. In Mercedes infatti non si sono accorti che la pit-lane era stata momentaneamente chiusa per spostare la Haas e quindi Lewis si becca una penalità dal nulla. Stop di 10 secondi in corsia box e gara compromessa, stesso errore fatto poi da Antonio Giovinazzi. Spezziamo una lancia in favore del pilota inglese in quanto, nella pit-lane di Monza, non c'è un semaforo chiaro all'entrata, puro errore del team. Alla ripartenza, dopo che la riapertura dei box ha comportato le soste di tutti quelli che non si erano ancora fermati, la classifica è completamente ribaltata. Davanti c'è sempre Lewis ma con penalità da scontare, secondo Pierre Gasly grazie alla strategia della Alpha Tauri e terzo Kimi Raikkonen. Dopo un giro Charles Leclerc, che dal nulla si era ritrovato davanti per la Safety Car e un paio di sorpassi da urlo, perde il controllo alla Parabolica e sbatte contro le barriere ad oltre 200 km/h. Fortunatamente per il monegasco niente di grave ma tanta paura e i commissari decidono di sventolare bandiera rossa. Per la Rossa invece notte fonda.

Alla ripartenza in pista inizia un vero e proprio secondo tempo del Gran Premio d'Italia. Lewis si ritrova ultimo alla ricerca di punti dopo la penalità. Davanti la lotta per la vittoria sembra una cosa a due tra Gasly e Sainz, entrambi alla ricerca del primo successo in Formula 1. Bottas intanto un desaparecido in mezzo al gruppo costretto a guardare gli scarichi di Lando. Verstappen fuori per problemi alla power unit mentre Albon, ultimo dei big da nominare, guida in maniera totalmente anonima. Questo pazzo GP si chiude con uno scontro nel finale proprio tra la McLaren e l'Alpha Tauri, con Sainz alla disperata caccia del francese in testa. Forse con un giro in più il risultato sarebbe stato diverso ma sta di fatto che oggi sul gradino più alto del podio ci sale Pierre Gasly. Prima vittoria in carriera per il francese trapiantato a Milano e ritorno alla vittoria, dopo 12 anni proprio a Monza, per l'Alpha Tauri. MVP di giornata e di tutto il weekend Carlos Sainz, in lacrime dopo la bandiera a scacchi per la vittoria sfumata ma che si conferma un pilota da top team. Chiude il podio Lance Stroll, ancora una volta davanti a Perez e ancora una volta una prestazione super per il canadese.

Neanche per sogno mi sarei aspettato che quest'anno a Monza sarebbe risuonato l'inno di Mameli. Figuratevi poi se potevamo immaginare che a vincere sarebbe stata un'Alpha Tauri. I miracoli sembrano accadere spesso nel circuito brianzolo, soprattutto se a compierli è la scuderia di Faenza. Emozioni a non finire oggi nello storico circuito di Monza, nonostante vedere l'Ascari vuota è stato davvero un brutto colpo. Ancora complimenti sia a Sainz che a Gasly per averci fatto divertire tantissimo ma soprattutto standing ovation per l'Alpha Tauri, una scuderia seria e di alto livello, molto più che una semplice Red Bull B. Appuntamento imperdibile settimana prossima tra le colline del Mugello, per il Gran Premio di Toscana, gara numero 1000 per la leggendaria Scuderia Ferrari alla quale ormai si richiede solo di salvare il salvabile.
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