Bagarre completata, il campionato di calcio di serie A - a cinque giornate dalla fine - è più aperto che mai sia in zona coppe che in zona salvezza, dove in pochi punti sono tante squadre a giocarsi un posto tra l'inferno e il paradiso.
Merito di una settimana costellata di tre partite in pochissimi giorni che ha avvantaggiato le formazioni più in forma mentalmente mentre ha affossato quelle che stavano già andando in difficoltà. Milan, Roma, Benevento e Spezia sono quelle che si trovano a fare i conti con una crisi prolungata di risultati.
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TOP.
Matteo Darmian: due gol in campionato, valgono ben 6 punti. E soprattutto avvicinano velocemente l'Inter verso lo scudetto. Antonio Conte gli ha dato fiducia sulla fascia, dopo che per diversi anni era passato da un possibile titolare in nazionale ad uno scarto. Oggi sta dicendo la sua in una stagione neroazzurra fantastica.
Luca Gotti: dopo la sconfitta col Cagliari si è arrabbiato tantissimo. Pronta la reazione dei suoi ragazzi a Benevento, trascinati dal solito immenso Rodrigo De Paul. Ma la mano del tecnico si vede, i 39 punti sono stati raggiunti. E chissà che non sia questo un trampolino di lancio verso una panchina più ambiziosa. La sensazione è che Gotti valga più della piazza che rappresenta al momento.
Simy: numeri da capogiro, ben 19 gol in questa stagione, arrivati anche con in mezzo un lungo periodo di appannamento. Eppure le sue marcature sono decisive per rendere meno amaro questo finale di stagione del Crotone, con tanto di vittoria sul Parma.
Razvan Marin: il Cagliari prende 9 punti in tre giornate. La firma è del leader che non ti aspetti, questo rumeno che sarebbe dovuto essere il dopo De Jong all'Ajax e si è trovato a scoprire la sua isola felice in Sardegna. Dal gol di forza al Parma al gol di forza alla Roma per risvegliare la classifica e le ambizioni di salvezza dei rossoblù.
Joaquin Correa: esplode, deflagra nella calda serata dell'Olimpico di Roma. I difensori del Milan non lo beccano mai. Lui sguscia, corre, si inventa pennellate e gol, dà un saggio di tutte le sue qualità. Se solo fosse un poco più costante, sarebbe un giocatore devastante. La Lazio ringrazia e inizia a pensare che la zona Champions non sia poi così lontana.
Atalanta schiacciasassi: mamma mia! urlerebbero i telecronisti sudamericani. Questa squadra gioca, si diverte e segna. Segna tanto, senza pietà. Certo davanti aveva un Bologna senza più ambizioni e con un uomo in meno, ma proprio per questo i neroazzurri hanno deciso di non lasciare nulla al caso.
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FLOP.
La fragilità del Parma: com'è possibile che in tutta la stagione questa squadra abbia segnato una media di due gol a partita e sia sempre stata battuta? Prima a Cagliari e poi col Crotone ha pagato una fragilità difensiva e mentale enorme, al cospetto di due gare che, invece, avrebbero dovuto rilanciare le speranze di salvezza. Purtroppo questa stagione va così.
Filippo Inzaghi: Houston, qui abbiamo un problema. Per la prima volta in stagione, il Benevento si trova al terz'ultimo posto. Frutto di un blocco che è iniziato il 6 gennaio dopo la vittoria a Cagliari ed è proseguito fino al capitombolo per 4-2 con l'Udinese. Nel mezzo la vittoria casuale con la Juventus ed una serie di pareggi e sconfitte che hanno lentamente eroso il vantaggio dei campani sulle dirette concorrenti. Ora rilanciare la corsa salvezza sarà difficile e Inzaghi non pare in grado di portare i suoi ragazzi fuori dal guado.
Tomori: errori su errori su errori. Non è solo il fatto che Correa lo salti praticamente sempre, che gli faccia due gol sotto il naso, che lo bullizzi con le sue giocate. C'è il fatto che il Milan puntava tantissimo su questo ragazzo che, vuoi la giovane età e vuoi l'abitudine mancata al campionato italiano, si sta trovando a viaggiare sulle montagne russe. Difficile riscattarlo a 30 milioni con prestazioni così.
La difesa del Bologna: e va bene che la salvezza è già in cassaforte, ma il tasso di concentrazione dei difensori rossoblù era pari a quello di chi torna a casa da una lunga vacanza. Gli attaccanti dell'Atalanta sono passati da tutte le parti, facendo impallidire chiunque.
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