La 26esima giornata di Serie A conferma i valori emersi in una settimana di partite. L'Inter continua a vincere, seppur soffrendo con l'Atalanta; Milan e Juventus rilanciano la corsa Champions, si accoda la Roma. A metà classifica tutto fermo, o quasi, visto che si fa notare ancora l'Udinese, e risorge il Crotone.
- PROMOSSI & BOCCIATI 26esima Giornata
SPEZIA - BENEVENTO 1-1
Promosso Vincenzo Italiano: la squadra non gira come vorrebbe, rischia anche di perderla ma alla fine agguanta un punto importante grazie ad alcuni cambi azzeccati. Si sta rendendo conto che i suoi ragazzi sono in flessione, a questo giro forse perde l'occasione per allungare su una diretta concorrente.
Bocciata la tenuta tattica del Benevento: partono bene, vanno pure in vantaggio e sembrano potersi portare a casa la partita. Solo che col passare dei minuti si adagiano e non riescono ad adattarsi al cambiamento tattico che Italiano impone alla sfida. Arriva un pareggio che sa di occasione sprecata.
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UDINESE - SASSUOLO 2-0
Promosso Fernando Llorente: il gol è una chiara liberazione dopo tanto attendere. Non ha fatto bene a Napoli, non stava facendo bene neppure a Udine. Sbloccare questa partita ha acceso la lampadina e l'ha fatto tornare la prima punta che tutti hanno ammirato gli scorsi anni. Sarà molto utile all'Udinese per raggiungere prima possibile la salvezza.
Bocciato Roberto De Zerbi: aveva idee diverse, ad inizio stagione. Puntava persino allo scudetto. L'andamento incostante dei suoi giocatori lo hanno riportato sulla terra e hanno dimostrato che anche lui deve lavorare tantissimo sulle proprie qualità per dare al Sassuolo un percorso europeo che anche quest'anno appare sfumato.
JUVENTUS - LAZIO 3-1
Promosso Federico Chiesa: corre, scatta, taglia, fornisce assist, è una spina nel fianco della difesa biancoceleste. Speriamo mantenga questa forma fisica fino a giugno. Con Morata crea la serata perfetta per i colori bianconeri.
Bocciato Simone Inzaghi: che succede alla Lazio? I valori in campo sono altissimi ma non riescono a mettersi in moto. Forse la sconfitta col Bayern è stata una bella botta, ma è tutta la stagione che i biancocelesti non funzionano come dovrebbero. Come se quella passata, fosse stata una stagione fin troppo esaltante per le loro capacità. Rischiano seriamente di passare dalla Champions al nulla nel giro di appena un anno.
ROMA - GENOA 1-0
Promosso Gianluca Mancini: sempre attento in difesa, limita e poi annulla Destro, si fa sentire ad ogni duello. Poi ci mette la testa, oltre che i tacchetti: lo stacco che vale i tre punti mette i giallorossi saldamente al quarto posto e prosegue il percorso da ammazza piccole della squadra di Fonseca.
Bocciato Marko Pjaca: no, così non va. Evanescente, sembra non aver mai il cambio di passo ideale per dare al Genoa idee e profondità. Ballardini lo cambia in avvio di seconda frazione con un giocatore più vivace come Shomurodov
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CROTONE - TORINO 4-2
Promosso Nwanko Simy: erano mancati i suoi gol ad un Crotone che rivede un poco la luce nella seconda partita di Cosmi da allenatore. Segna il rigore, porta la doppietta a casa e ora i calabresi possono provare a sperare un poco nella salvezza.
Bocciata la situazione del Torino: non c'è molto da dire, hanno fatto fin troppo con tutti gli assenti e la settimana travagliata dovuta al Covid. Avranno modo di riprendersi.
FIORENTINA - PARMA 3-3
Promosso Valentin Mihaila: entra nel secondo tempo e accende la partita, portando il Parma a ribaltare lo svantaggio iniziale. Assist per il pareggio di Kucka e poi zampata per il vantaggio al '90. Una disattenzione nel finale gli toglie la gioia di poter essere decisivo.
Bocciato Kevin Malcuit: una pena per Prandelli che gli aveva dato fiducia. Gioca male, attacca male e difende peggio. Pesanti colpe sul gol di Kucka, sempre saltato dal diretto avversario. Credo che il tecnico debba prendere in considerazione di metterlo in panchina per un po'.
VERONA - MILAN 0-2
Promosso Rade Krunic: da giocatore bistrattato a fenomeno dell'ultima ora. Fa un gol pazzesco, dà sostanza a centrocampo contro un avversario che della mediana fa il proprio punto di forza. La partita del riscatto, si spera per lui che possa essere il via libera a qualcosa di meglio.
Bocciata la mediana del Verona: nell'ultimo pagellone avevo detto che con un centrocampo con Tameze, Veloso e Lazovic potevano stare tranquilli. In realtà è stata una caporetto su tutta la linea, col Milan che ha dominato proprio su quella parte di campo. Forse è stata solo una partita storta.
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SAMPDORIA - CAGLIARI 2-2
Promosso il cuore del Cagliari: la squadra si è ripresa con la cura Semplici. E così gioca bene, gestisce al meglio la palla e manca di poco il raddoppio. Infine, con la partita ribaltata, scopre di avere anche un cuore capace di andare oltre l'ostacolo: il gol di Nainggolan, in altri tempi recenti, non sarebbe mai arrivato.
Bocciata la tenuta mentale della Sampdoria: Ranieri ha spiegato bene in conferenza stampa che in una occasione così, in vantaggio a pochi secondi dalla fine, la palla deve sparire. Invece la formazione doriana permette al Cagliari di avere una opportunità in più che si rivela decisiva.
NAPOLI - BOLOGNA 3-1
Promosso Lorenzo Insigne: due gol che risollevano le sorti sia del Napoli che di Gattuso. Il capitano ci mette tutta l'energia e le qualità per riuscire a dare i tre punti alla sua squadra. Ci mette anche tanti belli spunti e qualche assist che i compagni sprecano.
Bocciato Lorenzo De Silvestri: purtroppo per lui a questo giro c'è un Insigne indiavolato. Non poteva farci nulla se non soccombere.
INTER - ATALANTA 1-0
Promosso Milan Skriniar: l'amico Tenshi Neko lo segnala tra i migliori, ed è proprio così. Limita bene Zapata, ci mette ruvidezza e la giusta dose d'attenzione contro un avversario parecchio pericoloso. Poi è lui a diventare pericoloso e piazza il gol decisivo, che consente all'Inter di mantenersi in testa con un buon margine.
Bocciata l'incapacità di segnare dell'Atalanta: hanno attaccato e bene per tutta la partita, limitando le ripartenze neroazzurre. Poi però in fase avanzata si sono persi un pochino, mancando sempre o l'ultimo passaggio o il colpo che avrebbe potuto dare seri pericoli ad Handanovic. Per fare il passo in avanti serve essere cinici in queste partite qua.
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