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Il Pagellone 20/21: 24esima giornata di Serie A

Immagine del redattore: Simone SpadaSimone Spada

La sfida per lo scudetto è ufficialmente una partita a due: Milan ed Inter vincono e danno l'addio alle altre concorrenti. Il rallentamento della Juventus e la nuova sconfitta della Roma invece rilanciano le ambizioni Champions di Atalanta e Napoli.


Attenzione in coda, dove la bagarre si fa interessante: la vittoria del Cagliari accorcia le distanze rispetto a chi si sentiva al sicuro, Udinese e Bologna provano la fuga dalla zona rossa. Lo stop per Covid potrebbe andare a discapito del Torino, che ora avrà più pressione nella ricerca dei punti salvezza.


SPEZIA - PARMA 2-2


Promosso Emmanuel Gyasi: fa molto movimento ma tocca pochi palloni. E che palloni! Doppietta per lui che permette allo Spezia di riprendere una partita che sembrava esser sfuggita di mano. Lo aiuta la presenza di N'Zola nella ripresa, cosa che gli apre spazi utili per andare in gol.


Bocciato Riccardo Gagliolo: sbaglia tutto lo sbagliabile di una partita iniziata bene e finita in modo amaro. E poteva andare peggio: un suo errore stava per consentire allo Spezia di segnare pure il gol vittoria. Disattento, come tutta la difesa del Parma da inizio stagione.


BOLOGNA - LAZIO 2-0


Promosso Lukasz Skorupski: para di tutto e di più, tiene in gara il Bologna respingendo il rigore di Immobile. Sicuro per tutta la partita, tiene inviolata la porta e dà molta tranquillità alla difesa.


Bocciato l'atteggiamento della Lazio: inizia anche bene, ma dopo il rigore fallito di Immobile è come se fosse uscito fuori il fantasma Bayern. E lì il Bologna è salito di ritmo diventando maggiormente concreto, mentre i biancocelesti si sono persi.


VERONA - JUVENTUS 1-1


Promosso Antonin Barak: una crescita inesorabile che si sposa bene con le statistiche, lo vedono capocannoniere del Verona con 6 centri. E quello che vale il pari con la Juventus è un gioiello in elevazione, battendo Alex Sandro. Sta diventando a poco a poco uno dei migliori centrocampisti del campionato.


Bocciato Adrien Rabiot: è tornato il bradipo che tutti conoscono. Inutile avere un fisico e doti tecniche di grandissimo livello se poi non vengono sfruttati.


SAMPDORIA - ATALANTA 0-2


Promosso Robin Gosens: tremendo sulla sua fascia, nessuno riesce a limitarlo. Poi quando vede il cross tagliato di Maehle si infila tra due avversari e insacca il raddoppio con una tempistica pazzesca. Devastante nel secondo tempo, spina nel fianco di Berenszynki.


Bocciato l'attacco della Sampdoria: Ranieri li ha infilati un po' tutti. Ma quasi nessuno è stato in grado di tirare dalle parti di Sportiello a parte La Gumina. Inesistente l'apporto di Candreva, poco è arrivato da Quagliarella e Keita.

CROTONE - CAGLIARI 0-2


Promosso Leonardo Pavoletti: la riscossa del Cagliari passa dai suoi colpi di testa e nell'unica vera occasione che gli arriva, insacca con grandissima precisione alle spalle di Cordaz. Non pago, pochi minuti dopo trova il rigore con senso di tempo rispetto a Magallan - che esce dalla sfida con le ossa rotte.


Bocciato Junior Messias: forse intimidito dalla buona prestazione del compagno Ounas, non risponde presente come capita di solito. Si nasconde spesso, dà qualche buon cross ma nulla di più. Troppo poco in una sfida cruciale per la salvezza.


INTER - GENOA 3-0


Promosso Romelu Lukaku: per la seconda volta di fila è il migliore dell'Inter. Segna, dà assist, fa salire la squadra, il suo piedone c'è anche in occasione del tris. Vero leader della formazione assieme a Barella, i due stanno spingendo l'Inter verso lo scudetto.


Bocciato Filippo Melegoni: potrebbe essere la partita giusta per mettersi in mostra, ha talento e in altre occasioni si è visto. Ma nel pomeriggio milanese no, sparisce in tante occasioni e si trova ad esser sovrastato dagli avversari. Peccato.


UDINESE - FIORENTINA 1-0


Promosso Ilija Nestorovski: decide una partita bloccata, che sembrava avviata verso uno scialbo pareggio. Invece ci mette la zampata che avvicina l'Udinese alla salvezza e la mette al riparo da qualunque insidia.


Bocciato Cesare Prandelli: quando prepari una gara per andare a prenderti un punto, non puoi non mettere in conto che gli avversari possano fregarti. Cosa che puntualmente è avvenuta. Con quella rosa lì, la Fiorentina non può giocare le gare con il freno a mano tirato.


NAPOLI - BENEVENTO 2-0


Promosso Dries Mertens: gioca titolare dopo una infinità di giorni e un infortunio. Torna al gol con un tocco spaziale, gioca da grande giocatore qual è, si diverte e fa divertire. Bentornato "Ciro", al Napoli sarà molto utile in questo rush finale per raggiungere la Champions League.


Bocciato Gianluca Lapadula: questo genere di partite di solito le sente dentro e riesce a sfornare ottime prestazioni. In questo caso invece si perde e non incide, nonostante Inzaghi gli dia la massima fiducia. Ma non è serata.


ROMA - MILAN 1-2


Promosso Ante Rebic: per una sera sembra tornato il peperino che i tifosi rossoneri hanno conosciuto lo scorso anno. Fa tanto movimento, si rende spesso pericoloso e decide la gara con un diagonale preciso ed imparabile. Nella serata in cui stecca Ibrahimovic, la sua presenza aiuta il Milan a rilanciare la corsa allo scudetto.


Bocciato Gonzalo Villar: ma che, davero? Inguardabile per quasi tutto il primo tempo, colleziona errori su errori in palleggio, frutto anche dell'efficace pressing che il Milan gli oppone. Prova a divincolarsi in corso d'opera, ma rimane sempre in affanno. Non era la sua partita.

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