Un caldo weekend di calcio quello che ha animato la Serie A. Vittorie roboanti, vittorie contestate, belle e cattive sorprese hanno lasciato un pizzico di dolce e amaro in bocca ai tifosi di calcio. Sicuramente c'è una sentenza: il Milan, con il successo sulla Juventus, si è preso un vantaggio importante nella corsa alla Champions League assieme a Napoli e Atalanta.
Polemiche in coda a Benevento, coi padroni di casa che si vedono levato un calcio di rigore e soccombono al Cagliari. Male anche lo Spezia, ormai in caduta libera, mentre il Torino manca l'opportunità di sentire addosso la salvezza. Molto meglio la Fiorentina: Dusan Vlahovic si conferma il fattore della Viola.
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TOP.
Dusan Vlahovic: giocatore spaziale, faro di una Fiorentina che pareva aver difficoltà nell'aggancio alla salvezza e che invece è riuscita a tirarsi fuori dalle sabbie mobili. Altra doppietta, altra prestazione gigantesca dentro l'area contro difensori sempre diversi. Sarà difficile per Commisso trattenerlo se dovesse arrivare una offerta monstre.
Nahitan Nandez: il motorino cagliaritano, sganciato dai doveri difensivi, si diletta ad essere devastante in fase avanzata. C'è la sua firma sull'uno-due che stende il Benevento, due assist di giustezza forniti mettendo in subbuglio la difesa avversaria. Se il Cagliari è riuscito a togliersi dalla zona rossa è soprattutto grazie ai suoi colpi.
Brahim Diaz: bum, appena si parte scalda i guantoni di Szczesny. A seguire il bel gol che apre la partita, e dunque incanala le redini del match a favore del Milan. Si procura il rigore (che Kessie sbaglia), si muove leggiadro tra le linee dialogando bene coi compagni. Sulla trequarti è un fattore.
La coralità dell'Atalanta: giocano a occhi chiusi, ma lo si sapeva. Non si sapeva che sarebbero stati in grado di segnare con questa maturità più di quattro gol in due partite. Questa squadra si diverte anche senza il Papu, anzi è meno condizionata del passato. E Muriel sale a 21 gol, un bottino imponente e figlio proprio della maturità completa sua e dei suoi compagni.
Domenico Berardi: cinque gol nelle ultime cinque partite. Da quando è tornato dall'infortunio sta mettendo il sigillo sulla straordinaria rimonta del Sassuolo alla ricerca del settimo posto. Giocatore spesso sottovalutato, si sta guadagnano con tenacia un posto per gli Europei in programma tra un mese.
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FLOP.
L'attacco della Juventus: passi la serata storta della difesa, ma in attacco Morata e Ronaldo non si sono visti, con Chiesa annullato e Kulusevski impalpabile. I grandi assenti della sfida col Milan sono stati soprattutto lo spagnolo e il portoghese. Per la stagione che verrà, la società dovrà ragionare sulla pochezza del reparto avanzato proposta quest'anno.
La condizione fisica dello Spezia: la squadra di Italiano sembra fiacca, con l'acqua alla gola, incapace di saper contrastare gli avversari almeno con un po' di lucidità. I giocatori più giovani stanno pagando l'inesperienza che ha spento l'entusiasmo mentre ai veterani manca la forza adatta per risollevare il resto dei compagni. E ora la classifica si fa pericolosa.
Simone Inzaghi: che succede alla Lazio? Dal bel cigno dello scorso anno si è trasformato in un brutto anatroccolo che prende tanti gol ed è incostante. Questo nonostante la squadra sia esattamente la stessa rispetto alla scorsa stagione. Di questo passo rischia di non essere sicura neppure l'Europa League: tocca all'allenatore raddrizzare i suoi ragazzi.
Il rallentamento del Genoa: un inverno da Champions League, e quindi la flessione. I 36 punti sono utili per star tranquilli per un po', ma attenzione alle ultime calde giornate. E se la banda di Ballardini non riuscirà a prendere almeno tre punti nelle prossime due partite, si scatenerà una clamorosa bagarre all'ultima giornata.
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