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Pagellone 20/21: 34esima giornata di Serie A

Immagine del redattore: Simone SpadaSimone Spada

Ora è ufficiale: l'Inter ha vinto il campionato di calcio di serie A della stagione 2020/21. Un trionfo arrivato a quattro giornate dalla fine in virtù del contemporaneo pareggio dell'Atalanta a Reggio Emilia col Sassuolo che - di fatto - chiude ogni discorso in cima alla classifica.


Ben diversa la situazione in zona Champions e salvezza. Ulteriori rimescolamenti stanno rendendo il finale di stagione molto combattuto e aiutando alcune formazioni a capire meglio cosa ne sarà del proprio destino. Come la Roma che, a ben vedere, si è letteralmente piantata ed ha deciso di accontentarsi del settimo posto.

TOP.

Christian Eriksen: da equivoco tattico e personale a fattore per la vittoria del tricolore. L'incredibile odissea a lieto fine di un giocatore di indubbie qualità che è riuscito a trovare un posto nel mondo contiano. La sua avventura a Milano ora può proseguire con uno spirito diverso.


Claudio Ranieri: la Sampdoria è salva e non ha particolari obiettivi. Non per questo è richiesto rilassarsi. Il tecnico romano sta tenendo i suoi sulla corda e la vittoria sulla Roma impreziosisce una stagione già abbastanza positiva. E' possibile che questo percorso prosegua fino all'ultima giornata, in modo da onorare nel migliore dei modi il campionato doriano.


Rodrigo Palacio: tripletta pazzesca su tre assist di Vignato. Uno come l'ex Inter continua a rimanere molto utile, si fa vedere al momento giusto. Vai a dirgli che è bollito, com'è capitato nelle scorse giornate. I gol alla Fiorentina sono una risposta secca a tutti i detrattori.


Joaquin Correa: due gol al Milan, due gol al Genoa. Si sta divertendo molto in questa parte di campionato, portando - passo passo - la Lazio alla conferma del sesto posto in classifica. E visto quanto manca ancora da giocare, puntare un po' più in alto non può essere utopia.


Cristiano Ronaldo: ci pensa sempre lui, alla fine, tracciando un solco tra chi è un campione e chi non lo è. Andrea Pirlo dovrà ringraziarlo a fine stagione, a prescindere da quello che sarà la decisione che la Juventus prenderà sul loro conto. Il secondo posto è ancora lì ad un tiro di schioppo e la sfida col Milan di settimana prossima si rivela decisiva.

FLOP.

Adam Marusic: va bene che i colpi di tacco piacciono a tutti, ma segnarne uno dentro la propria porta è da mani nei capelli. Il suo errore ha dato una evidenza ulteriore dei pesanti problemi difensivi della Lazio in questo momento.


Marlon: era una ghiotta occasione quella avuta in mano dal Sassuolo. Con l'Atalanta in dieci, giocarsela in superiorità numerica avrebbe potuto portare ad un successo importantissimo per il raggiungimento del settimo posto. L'espulsione che il difensore neroverde si piglia in un momento cruciale della gara ha smontato ogni velleità di De Zerbi e dei suoi ragazzi.


L'atteggiamento del Napoli: in vantaggio sul Cagliari, gli azzurri si sono lasciati quasi travolgere nel finale di partita fino a farsi riprendere. Pessimo il messaggio inviato da Gattuso che avrebbe voluto difendere il risicato 1-0. Pessima la risposta della squadra che si è letteralmente schiacciata all'indietro lasciando il pallino del gioco agli avversari.


Fabio Paratici: passino le proteste di calciatori e allenatore della Juventus, ma un dirigente che scende dal tribuna e affronta a male parole l'arbitro è qualcosa di aberrante. Il suo tempo a Torino sta scadendo, e il nervosismo non è per niente giustificato.


Paulo Fonseca: sono passate due settimane da incubo. Dalle sconfitte in campionato alla batosta di Manchester, c'è il chiaro segno di come prima che che la squadra ha mollato mentalmente l'allenatore. Ormai è chiaro che il tecnico portoghese e la Roma si divideranno a fine stagione per lasciare spazio ad un nuovo progetto.

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