Il Pagellone 20/21: 19esima giornata di Serie A
- Simone Spada
- 25 gen 2021
- Tempo di lettura: 4 min
La Juventus e l'Atalanta si riaffacciano in zona Champions approfittando del nuovo stop del Napoli. Prendono fiducia Sampdoria e Fiorentina, mentre il Genoa fa lo scatto utile per staccarsi dalla zona rossa della classifica.
Questo e molto altro hanno rappresentato il verdetto dell'ultima giornata del girone d'andata del campionato di calcio di Serie A. Di seguito tutte le gare coi promossi e i bocciati.
BENEVENTO - TORINO 2-2
Promosso Simone Zaza: ritrovato dopo molte critiche e un piede e mezzo fuori da Torino. Nicola gli dà fiducia e lui dimostra di saper coesistere con Belotti senza dovergli pestare i piedi. Segna tre gol (uno annullato), ha un altro paio di occasioni. Potrebbe essere l'acquisto che la società granata non si aspettava.
Bocciato Alessandro Tuia: paga tutta l'esperienza che Belotti e Zaza gli buttano addosso. Fatica da matti per tutta la gara, si fa sorprendere a più riprese. Alla fine ci si mette anche Singo che è in uno stato di grazia.

ROMA - SPEZIA 4-3
Promosso Borja Mayoral: era la gara che avrebbe sancito il passaggio di consegne con Dzeko, ormai fuori dalle gerarchie di Fonseca. Lo spagnolo risponde presente, segna una doppietta, di danna l'anima come non mai e dimostra di essere affidabile. Dovrà ora essere costante nel rendimento.
Bocciato nessuno dello Spezia: nel giro di tre giorni, gli spezzini fanno girare la Roma come una trottola, ne mettono in risalto i tanti difetti e in subbuglio i rapporti interni. Perdono per una intuizione di Pellegrini, ma fanno una gara straordinaria.
UDINESE - INTER 0-0
Promosso Kevin Bonifazi: si incolla a Lukaku, accetta la sfida fisica e in qualche modo la porta a termine positivamente. Non era affatto semplice, ma riesce in una impresa impossibile ai più, confermando le cose buone viste a sprazzi le stagioni passate.
Bocciato Antonio Conte: la sua Inter entra in campo con una superficialità irritante, se si pensa che una vittoria avrebbe consentito di agganciare il Milan in testa alla classifica. E non cambia atteggiamento, segno che il tecnico non riesce a trasmettere il necessario cambio di passo neppure con i cambi. Alla fine si rende protagonista di una sceneggiata evitabile con l'arbitro.
MILAN - ATALANTA 0-3
Promosso Josip Ilicic: è in un periodo di grazia, è impossibile da marcare. Fa quello che vuole con una lucidità da top player. Sarà un caso, ma da quando le chiavi dell'Atalanta sono passate da Gomez a lui, è praticamente esploso dando continuità al suo rendimento.
Bocciato Sandro Tonali: è un talento, e si sa. Ma si sa anche che è molto giovane e che sta faticando più di altri coetanei ad uscire dal guscio. Paga immaturità calcistica a questi livelli, cosa che si nota in ogni giocata che offre. Soffre soprattutto quando marcato, deve imparare a districarsi a centrocampo senza aiuti.

FIORENTINA - CROTONE 2-1
Promosso Giacomo Bonaventura: un gran bel gol, uno dei suoi, di quelli che lo avevano reso celebre prima a Bergamo e poi a Milano. Dà un apporto consistente tra le linee, sembra in una forma migliore rispetto agli scorsi mesi. Un recupero così è fondamentale per Prandelli.
Bocciato il centrocampo del Crotone: in gergo si direbbe "asfaltato". La maggiore esperienza, tenacia, caparbietà e pure tecnica della mediana viola sovrasta quella calabrese, rendendo vana qualsiasi intenzione di riprendere la gara. In questi casi si paga non avere giocatori pronti a questo genere di sfide.
JUVENTUS - BOLOGNA 2-0
Promosso Weston McKennie: piazza il quarto gol stagionale, segno che la dirigenza bianconera aveva fatto bene a investire su di lui. Tira tante volte verso lo specchio della porta, recupera spesso palla, fa ripartire l'azione, dialoga con Cuadrado. Insomma, non si fa mancare niente per aggiungere una nuova buona gara al suo carniere.
Bocciato la difesa del Bologna: si balla troppo dietro, neanche fossimo già a carnevale. Certo, c'era la Juventus, c'erano Ronaldo e Morata e Kulusevski. Però sarebbe bastata un po' più di attenzione e di ordine, in modo da rendere meno complicata la gestione tattica della sfida.
VERONA - NAPOLI 3-1
Promosso Mattia Zaccagni: ancora una volta è il faro del Verona targato Juric. La sua dimensione è questa e mostra di saperci stare alla grande. Un assist e un gol anche a questo giro, tre punti colti e girone d'andata chiuso a 30 punti. Molti invocano la nazionale, sarà decisivo il girone di ritorno.
Bocciata la tenuta mentale del Napoli: passa in vantaggio e poi blackout. Un atteggiamento inaccettabile per una squadra che punta alle prime posizioni della classifica e che finora sta andando troppo a sprazzi. Paga forse lo scotto della Supercoppa, ma Gattuso deve lavorare tanto sulla tenuta mentale dei suoi ragazzi durante i 90 minuti di una partita.

GENOA - CAGLIARI 1-0
Promosso Mattia Perin: tiene a galla il Genoa e salva il vantaggio in tre occasioni. Soprattutto nel primo tempo si rivela fondamentale per bloccare tutte le sortite del Cagliari e permettere così ai compagni di vincere una fondamentale sfida salvezza.
Bocciato Joao Pedro: un fantasma. Non attacca mai la profondità, tira una sola volta in porta e per il resto sparisce. Una squadra che lotta per salvarsi non può privarsi del suo capocannoniere.
LAZIO - SASSUOLO 2-1
Promosso Sergej Milinkovic-Savic: il sergente è tornato in azione. Il gol del pari è di grande bellezza, uno dei suoi colpi migliori. Ma è tutto il resto che si nota di più, un totem sul quale il gioco della Lazio si poggia per ogni azione. Alla fine arrivano i tre punti e la sua carica si rivela decisiva.
Bocciato Gregorie Defrel: senza Berardi, toccherebbe a lui trascinare il Sassuolo. Il condizionale è d'obbligo, toccherebbe. Ma non lo fa mai.
PARMA - SAMPDORIA 0-2
Promosso Omar Colley: tutto passa da un suo salvataggio. Quando sullo 0-0 la difesa doriana viene smembrata da Gervinho, l'arrivo a rimorchio di Kucka potrebbe essere decisivo e dare il vantaggio ai padroni di casa. Colley è sulla linea e fa di tutto per non farsi superare, spazzando via un possibile gol. Nell'azione successiva - un po' per fortuna e un po' per bravura - la Samp va in vantaggio e cambia l'inerzia della sfida.
Bocciato Hernani: palleggia poco come sa fare, e quando ci si mette, fa disastri. Suo l'errore che dà il via al raddoppio di Keita e di fatto chiude la partita. D'Aversa, per evitare problemi, lo toglie ad inizio ripresa.
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