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Il Pagellone 20/21: 18esima giornata di Serie A

Immagine del redattore: Simone SpadaSimone Spada

Apertura col botto e chiusura col botto. Dal derby che permette alla Lazio di ritornare con le grandi, al botta e risposta tra Inter e Milan, sempre più avviate verso un confronto a due per lo scudetto.


Si rimescolano le carte in fondo alla classifica, con il Crotone che riduce il distacco dal quart'ultimo posto e la presenza di sette squadre in pochi punti. Questa incertezza è stata utile al Torino per un cambio in panchina: dentro Nicola, fuori Giampaolo.

LAZIO – ROMA 3-0


Promosso Luis Alberto: ballerino raffinato tra le linee della scala di Roma, quando tocca il pallone è una delizia per gli occhi. Non è solo questo, perché per due volte vede benissimo la porta e garantisce alla Lazio di vincere un derby che alla vigilia la vedeva sfavorita.


Bocciato Roger Ibanez: errori su errori, con Lazzari che gli fa venire il mal di testa da quanto gli gira attorno. Sbaglia sul primo gol, si ripete poco dopo, perde la bussola e Fonseca non lo aiuta a rifiatare. Ricorderà per tutta la carriera questa partita stortissima.


BOLOGNA – VERONA 1-0


Promosso Lorenzo De Silvestri: lo spauracchio del Verona, viste le ultime gare, arriva sempre sulla fascia destra. L'ex Torino chiude sia su Di Marco che su Zaccagni, li limita e non consente loro di essere decisivi come in altre occasioni.


Bocciato Koray Gunter: il Bologna lavora molto bene con Barrow che si muove tra le linee, offre buoni spunti, prova anche delle conclusioni. Il difensore gialloblù non lo regge, spesso se lo fa sfuggire e paga tutta la sua staticità contro un giocatore di movimento.


TORINO – SPEZIA 0-0


Promosso Vincenzo Italiano: il suo Spezia poteva crollare dopo l'espulsione di Vignali dopo appena otto minuti. Invece ridisegna l'assetto tattico, tiene in scacco il Torino e prova anche a vincerla con una prova di grande coraggio. Guadagna un punto d'oro per come si era messa la gara.


Bocciato Marco Giampaolo: si trascina l'incantesimo in cui è finito il Torino dalla gestione Mazzarri. E lui, che non è il massimo della brillantezza, non cambia la marcia dei suoi ragazzi nonostante siano in superiorità numerica. Giocando in casa, ci si aspettava decisamente molto di più. Di questo passo i granata sono destinati alla serie B e per questo decidono di esonerarlo.

SAMPDORIA – UDINESE 2-1


Promosso Ernesto Torregrossa: torna in serie A dopo tanti mesi, al primo impatto segna e dà i tre punti alla Sampdoria. Ranieri può sorridere, è l'attaccante giusto da affiancare ad uno spento Quagliarella e guardare al futuro


Bocciato Kevin Lasagna: forse distratto dalle notizie di mercato che lo vorrebbero in partenza, ma sul campo conferma le solite lacune di sempre. È un ragazzo che ha tanta generosità ma da un attaccante ci si aspettano i gol. E se su sei occasioni non vede la porta... c'è poco da fare.

NAPOLI – FIORENTINA 6-0


Promosso Lorenzo Insigne: mamma mia, prestazione da applausi. Due gol importantissimi, un assist meraviglioso per Lozano, tante belle giocate di spessore e qualità. A Napoli è tornato il sereno.


Bocciata tutti e nessuno della Fiorentina: come fai a non bocciare una intera squadra dopo che ha preso sei gol? È anche vero che davanti ha avuto il miglior Napoli della stagione, dopo quello visto rullare l'Atalanta diversi mesi fa. Era davvero difficile pensare che sarebbe andata in modo differente, a prescindere dagli auspici.


CROTONE – BENEVENTO 4-1


Promosso Alex Cordaz: sì, va bene fare quattro gol con un Simy ispiratissimo. Ma il Benevento è squadra tosta, ha dimostrato di saper recuperare le gare. Ma ha trovato un muro in grado di parare davvero di tutto e di tenere sul pezzo i compagni.


Bocciato Federico Barba: malissimo in copertura su Simy, non riesce mai a limitarlo. Non era giornata, è crollato assieme a tutta la squadra.

SASSUOLO – PARMA 1-1


Promosso Filip Djuricic: ha avuto addosso una pressione pazzesca, ma è riuscito comunque a segnare, al 96', il rigore del pareggio. Ha salvato con freddezza un Sassuolo che ha avuto davvero poche idee, poco mordente ed ha sentito l'assenza di Berardi.


Bocciato Maxime Busi: sembra uno scherzo che sia sempre lui il peggiore del Parma, ma con buona pace di tutti, a che serve atterrare in area un avversario che non sta neanche tirando e che va portato fuori dall'area? A Parma devono sperare che quei due punti persi non incidano a fine campionato.


ATALANTA – GENOA 0-0

Promosso Domenico Criscito: nella strenua difesa della propria porta, il leader è proprio lui. Chiude ogni varco, fa a sportellate con Zapata e Ilicic, ci mette cuore e anima per portare a casa almeno un punto. Ballardini, nella ripresa, gli chiede di guidare il pullman posto davanti alla propria area, e assolve l'incarico.


Bocciata la manovra dell'Atalanta: lenta, impacciata, sgonfiata. Pochissime idee, tutte scarse. Gasperini ha messo praticamente tutto l'arsenale offensivo di cui dispone, ma non ha trovato altra risposta che andare a sbattere contro un muro. È in queste occasioni che si sente la mancanza di un giocatore come Gomez.

INTER – JUVENTUS 2-0


Promosso Nicolò Barella: un anno fa Conte chiedeva ai giornalisti, con un po' di fastidio, se fosse possibile vincere i trofei con un giocatore di poca esperienza a questi livelli come Barella. In un anno ha ribaltato la situazione e ora Conte si chiede, con gli occhi pieni di speranza, se non sia davvero lui il nuovo fenomeno dell'Inter. Un gol e un assist, tanti palloni recuperati, diversi contropiede, tanta intelligenza tecnica: miglior giocatore di giornata.


Bocciato Cristiano Ronaldo: si dice che in queste occasioni si esalti. In realtà ha mostrato solo tanto, tantissimo egoismo, e pochi spunti. Sparisce in diverse occasioni dalla partita, va in difficoltà assieme a tutta la Juventus e non riesce a mettersela sulle spalle per poter ribaltare lo svantaggio.


CAGLIARI – MILAN 0-2


Promosso Zlatan Ibrahimovic: il capobranco, come dice Lele Adani. E dice bene visto come trascina con ferocia i propri compagni alla vittoria. Fa poche cose, ma le fa con una intelligenza e una lucidità inusuale per qualunque collega. Tanto basta per segnare una doppietta e vincere.


Bocciato Radja Nainggolan: ecco il capobranco che il Cagliari vorrebbe ma non ottiene. Fa il compitino, non si espone e non rilancia verso i compagni, che lo attendono invano. Se non gira lui, perché dovrebbe girare la sua squadra? Di questo passo la crisi dei rossoblù si allarga.

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